Genere musicale affermatosi nella seconda metà degli anni 1970 nella comunità afromericana e ispanoamericana di New York, caratterizzato essenzialmente dal ‘parlare’ seguendo un certo ritmo che viene prodotto alla console dal DJ con alcune tecniche (turntablist, beatmaking, scratching).
Insieme agli stili di ballo hip hop (specie la breakdance) e al graffiti writing, il r. è nato come strumento di protesta e presa di coscienza. Più pacificato e ormai assimilato al grande business discografico, tra gli anni 1990 e l’inizio del 21° sec. ha prodotto personaggi di spicco come Puff Daddy (o Puff Diddy, nome d’arte di Sean Combs, n. New York 1969), ed Eminem (➔), rapper bianco in grado di competere per stile e personalità con le grandi star; i Beastie Boys, gruppo newyorkese composto da tre bianchi che, fondendo rap, punk e rock con un forte atteggiamento ironico, hanno catapultato l'hip hop oltre i confini della cultura afroamericana e in testa alle classifiche di vendita della musica pop statunitense. In Italia i primi artisti r. di successo sono stati Jovanotti e gli Articolo 31.