Raška (Rascia)
La R. occupava il territorio sul quale, sul finire del sec. XII, si sviluppò il regno di Serbia, con capitale Ras (italiano Rassia o Rascia); essa corrispondeva al territorio bagnato dal fiume Raška, affluente dell'Ibar a nord-est di Novi Pazar.
Retta da un giuppano (župan) sottoposta a Bisanzio, la R. si sottrasse al dominio bizantino grazie a Michele, giuppano della Dioclea (1046-81), che vi pose a capo il figlio Petrislav (1060-73). Questi creò una dinastia che si rese indipendente da Dioclea; suo nipote Urŏs I (1115-40) assunse il titolo di gran giuppano (velikì župan), che passò a Stefano Nemanija: questi rese stabile nella propria dinastia il dominio della Raška. Il nuovo stato, sviluppatosi e ingranditosi assunse poi il nome di Serbia; il nome originario continuò però a essere usato comunemente (cfr. M. Villani IX 32).
D. nomina quel di Rascia (Pd XIX 140) riferendosi al re Stefano II Urŏs Milutin (v.).