Uomo politico argentino (Chascomús, Buenos Aires, 1927 - Buenos Aires 2009). Militante dell'Unione civica radicale (UCR), partito che aveva condotto una dura opposizione contro l'oligarchia al potere, fu eletto al Parlamento nel 1963. Durante gli anni della dittatura militare (1976-83) si oppose apertamente al governo e, come presidente dell'Assemblea permanente per i diritti umani (un'associazione privata di cui era stato il cofondatore), condannò gli arresti arbitrari, gli assassini e le persecuzioni perpetrati dai gruppi paramilitari legati al governo. Con il ritorno della democrazia nell'ottobre 1983, A. fu eletto presidente della Repubblica. Negli anni del suo mandato egli si impegnò nel difficile compito di consolidare la democrazia argentina. Di fronte alla netta vittoria, nelle elezioni presidenziali del maggio 1989, del candidato del partito peronista C. S. Menem e al peggioramento della situazione economica e sociale del paese, nel luglio A. si dimetteva lasciando la carica cinque mesi prima della scadenza del mandato.