reddito di cittadinanza
rèddito di cittadinanza locuz. sost. m. – Il concetto di reddito di cittadinanza (o reddito minimo garantito) risale a una visione ‘naturale’ della proprietà economica; essendo le risorse naturali un bene collettivo, a ogni individuo deve essere attribuito un dividendo sociale (il reddito) che lo indennizzi dello sfruttamento di tali risorse e gli consenta di vivere dignitosamente. Viene spesso citato un brano di B. Russell risalente al 1918 che sintetizza questo concetto: «Tutti dovrebbero aver garantita una quantità di reddito sufficiente per soddisfare i bisogni basilari sia che lavorino sia che no, e coloro che desiderano svolgere qualsiasi tipo di lavoro che la comunità riconosce come utile dovrebbero ricevere una quantità di reddito maggiore». Nel tempo tale misura è divenuta sinonimo di intervento redistributivo di sostegno alle fasce socialmente più esposte al rischio povertà. Si tratta di misure universalistiche (cioè rivolte a tutti i cittadini di una data area geografica) che, a fronte dell’erogazione di un reddito, dovrebbero assicurare ogni individuo dal rischio povertà ed emarginazione sociale. Dibattuto è il carattere di universalità di tale misura; se inteso in senso ampio esso non discrimina tra individui ricchi e poveri e, quindi, il reddito di cittadinanza dovrebbe spettare anche agli individui abbienti. Si tratta evidentemente di una forzatura terminologica; se l'obiettivo rimane il sostegno alle fasce povere, allora tale misura di welfare deve essere selettiva e non universale, rientrando nelle misure redistributive che utilizzano un means testing (criterio di selezione in base ai mezzi) per discriminare i beneficiari della redistribuzione. Alcuni economisti, in particolare della scuola neoclassica liberista, ritengono inoltre che l’erogazione di un sussidio non condizionato a una qualche misura di impegno morale dell’individuo, quale per es. l’impegno a cercare un lavoro, finisca con il disincentivare l’individuo ad adottare comportamenti socialmente e moralmente corretti, quali appunto la ricerca di un lavoro o di un dignitoso standard di vita. Esperimenti in Italia di reddito di cittadinanza sono stati attivati per tre anni dal 2004 nella regione Campania, con un sussidio mensile di 350 euro rivolto ai nuclei familiari dichiaranti un reddito minore di 4500 euro l’anno, e nel 2007 in Friuli Venezia Giulia, dove la soglia di reddito era di 5000 euro annui.