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Sicilie, Regno delle Due

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Stato sorto (1816) dall'unificazione dei regni di Napoli e di Sicilia (che restaurava l'autorità borbonica su tutta l'Italia merid.) e durato fino al 1860.

I moti antiborbonici

Nel 1820 il Regno si sollevò contro Ferdinando I (1816-25), inviso sia alla borghesia agraria sia agli ambienti militari. G. Pepe si pose a capo della rivolta, che condusse il re a concedere una Costituzione. Intanto la ribellione aveva toccato la Sicilia e in particolare Palermo, dove però la sua natura indipendentista indusse alla repressione il governo costituzionale di Napoli, a sua volta abbattuto grazie all'intervento (1821) della Santa Alleanza a fianco del re, che avviò una dura repressione.

Rivoluzione e controrivoluzione

Nel 1848 i democratici animarono la rivolta di Palermo, presto estesasi a tutta la Sicilia. Ferdinando II richiese l'intervento austriaco, che non ebbe seguito per il rifiuto di papa Pio IX a concedere il passaggio delle truppe. Il re concesse allora (imitato dagli altri sovrani italiani) la Costituzione a tutto il Regno, ma presto la Sicilia si diede una Costituzione democratica, dopo aver proclamato la propria indipendenza da Napoli. Entro pochi mesi però, nel quadro del generale fallimento delle rivolte in tutta Italia e della prima guerra d'indipendenza, la controrivoluzione si abbatté sul Regno. Dopo il 1848, Ferdinando condusse una dura repressione, alienandosi il lealismo degli ambienti illuminati anche a causa di un'amministrazione immobilista, che non accolse le istanze liberali dell'opinione pubblica meridionale. Il fronte antiborbonico era intanto animato dall'iniziativa di radicali e democratici, culminata nella fallimentare spedizione di Sapri (1857) di C. Pisacane.

La spedizione dei mille e l'annessione

All'inizio della seconda guerra d'indipendenza (1859), Ferdinando proclamò la neutralità, mantenuta dal successore Francesco II (1836-1894). Intanto R. Pilo e F. Crispi, in contatto con G. Garibaldi, prepararono il terreno per la sua spedizione ponendosi a capo dell'insurrezione antiborbonica in Sicilia. I Mille, vittoriosi contro le truppe borboniche, occuparono Palermo, poi, liberata l'isola, passarono sul continente e raggiunsero Napoli. Dopo la congiunzione delle truppe piemontesi con quelle di Garibaldi, questi consegnò a Vittorio Emanuele II, re di Sardegna, il Regno, annesso, con i plebisciti del 1860, al Regno di Sardegna e infine (1861) al Regno d'Italia.

Vedi anche
Regno delle Due Sicilie Stato, costituito nel dicembre 1816, che restaurò l’autorità borbonica su tutta l’Italia meridionale, riunendo i Regni di Napoli e di Sicilia (➔ Napoli). Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie Figlio (Palermo 1810 - Caserta 1859) di Francesco I, salì al trono nel 1830. Abile e onesto amministratore, fu gelosissimo dell'indipendenza del regno e finì per giungere a un isolamento internazionale che si rivelò pernicioso. Vita e attività. Nel 1827 divenne capitano generale dell'esercito e l'8 nov. ... Spedizione dei Mille Spedizione garibaldina che, abbattendo il Regno delle Due Sicilie, diede la spinta decisiva alla formazione dell’unità d’Italia. Il primo ideatore dell’impresa, F. Crispi, propose la spedizione a G. Garibaldi, che accettò di capitanarla a condizione che il terreno fosse preparato da una rivolta in Sicilia. ... Regno di Napoli Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia. angioini, aragonesi e asburgo Parte integrante del Regno di Sicilia durante l'età normanna e sveva, il Napoli, Regno di di Napoli, Regno di diventò entità ...
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Vocabolario
régno
regno régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto del territorio e dei cittadini...
rex in regno suo est imperator
rex in regno suo est imperator (lat. «il re è imperatore nel suo regno»). – Formula politico-giuridica enunciata nel medioevo, ma riadottata dai re dell’età moderna, per esprimere la pienezza dei poteri (plenitudo potestatis) di ciascun...
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