Scrittore francese (Bazoches-au-Houlme, Orne, 1858 - Parigi 1915). Bibliotecario della Bibliothèque Nationale, destituito nel 1891, si associò fin dagli inizî con il movimento simbolista in cui ebbe parte notevole, finché la molteplicità dei suoi interessi intellettuali nel campo letterario e filosofico, critico e scientifico, lo indusse a distaccarsene. Stilista consumato, il senso d'arte con cui adoperò la parola e le immagini mostra il fondo classico della sua natura. Pubblicò numerose opere (Sixtine, 1890; Les chevaux de Diomède, 1897; Le songe d'une femme, 1899; Une nuit au Luxembourg, 1906; Un cceur virginal, 1907), drammi (Lilith, 1892; Théodat, 1893; Le vieux roi, 1897), libri di estetica e di erudizione (Le latin mystique, 1892; L'esthétique de la langue française, 1899; Le problème du style, 1902), saggi critici (Le livre des masques, 1896-98, 2 voll., che segnò il suo distacco dal simbolismo; Épilogues, 1903-13; Promenades littéraires, 1904-27), scritti ideologici e sociali (La culture des idées, 1900; Le chemin de velours, 1902; Physique de l'amour, 1903), e altre opere minori. Fu tra i fondatori del Mercure de France (1889), cui collaborò assiduamente, e fondò con A. Jarry la rivista L'Ymagier (1894).