Renania
Regione della Germania, corrispondente alla valle del Reno. Con la denominazione di R. prussiana si indica comunemente la parte del territorio del Sacro romano impero che fu assegnata alla Prussia al Congresso di Vienna nel 1815. Regione di confine, la R. costituì da quel momento motivo di contrasto tra la Prussia (e successivamente la Germania) e la Francia, desiderosa di portare il confine lungo il Reno per ragioni di sicurezza militare. Sul piano interno, la R., abitata in maggioranza da cattolici, rappresentò nello Stato prussiano una compagine relativamente isolata. Le tradizionali tendenze autonomistiche raggiunsero forme più radicali solo dopo la Prima guerra mondiale, quando, fomentato dalle autorità occupanti francesi che tendevano a sottrarre alla sovranità tedesca la R. occidentale, si affermò un movimento separatista, che nel giugno 1919 proclamò una effimera Repubblica renana. Il Trattato di Versailles (1919) impose la smilitarizzazione della R. occidentale e di una fascia di 50 km sulla riva destra del Reno; stabilì inoltre una occupazione alleata per 15 anni dei territori sulla riva sinistra e di tre teste di ponte sulla riva destra (Colonia, Coblenza e Magonza) da evacuarsi rispettivamente nel 1925, nel 1930 e nel 1935. L’evacuazione avrebbe potuto essere accelerata attraverso un accordo diretto fra la Germania e i vincitori. Agli alleati rimaneva comunque la facoltà di sospendere l’evacuazione se la sicurezza contro i rischi di una aggressione tedesca fosse stata ritenuta insufficiente, o di rioccupare le zone già evacuate se la Germania non si fosse conformata agli obblighi discendenti dal trattato di pace. Nell’apr. 1920 l’esercito francese estese per breve tempo l’occupazione alle città di Francoforte e Darmstadt, come reazione alla violazione del trattato da parte delle truppe tedesche, entrate nella zona smilitarizzata per sedare lo sciopero generale indetto per protesta contro il Putsch di W. Kapp. La conferenza alleata di Londra del marzo 1921 decise di estendere nuovamente l’occupazione alle città di Düsseldorf, Duisburg e Ruhrort, per spingere il governo tedesco al pagamento delle riparazioni. Lo stato di disagio della R. culminò nella ripresa dei movimenti separatisti dopo l’occupazione franco-belga della Ruhr nel genn. 1923, allorché si ebbero numerosi tentativi, anche questa volta favoriti dalle autorità occupanti, ma avversati dalla maggioranza della popolazione, di istituire uno Stato autonomo. Nel 1930, a seguito degli accordi sulle riparazioni raggiunti alla Conferenza dell’Aia (1929), ebbe termine l’occupazione alleata della riva sinistra del Reno e delle tre teste di ponte sulla riva destra. Anche la smilitarizzazione della R. non durò a lungo, benché essa fosse stata liberamente accettata dalla Germania con il Trattato di Locarno (1925); nel marzo 1936 infatti, Hitler, prendendo a pretesto la ratifica del patto franco-sovietico del 1935, denunciò il trattato stesso e procedette all’occupazione militare della regione. Dopo la Seconda guerra mondiale, il definitivo distacco della R. occidentale dalla Germania fu nuovamente richiesto, senza successo, dal generale De Gaulle nel sett. 1945. La R., come il resto della Germania occidentale, tornò a essere occupata da truppe inglesi, americane e francesi e quindi divisa fra i Länder della R. Palatinato, della R.-Vestfalia, dell’Assia e del Baden-Württemberg. La R. fu sgomberata nel 1955, con la cessazione dello statuto d’occupazione.