Ruggiero, Renato
Diplomatico e politico, nato a Napoli il 9 aprile 1930. Conseguita nel 1953 la laurea in giurisprudenza all'università di Napoli, nel 1955 è entrato nel corpo diplomatico e ha svolto la sua attività in sedi di grande prestigio (San Paolo, Mosca, Washington). Richiamato in Italia nel 1964 al Ministero degli Affari esteri, nel 1966 ha ricoperto la carica di cancelliere presso l'ambasciata di Belgrado. Nel 1969 ha iniziato la sua attività presso la CEE: direttore generale della politica regionale (1973-77), membro della Commissione CEE (1970-77), dal 1978 al 1979 è stato rappresentante italiano permanente presso la CEE. Direttore generale del Ministero degli Affari esteri nel 1984 e segretario generale nel 1985, dal 1987 al 1991 è stato ministro del Commercio con l'Estero nei governi Goria, De Mita e Andreotti. Entrato nella FIAT nel 1991, fino al 1993 è stato responsabile delle relazioni internazionali del gruppo. Dal 1995 al 1999 è stato direttore generale della World Trade Organization (WTO).
La sua nomina al vertice della WTO, nonostante un lungo braccio di ferro politico tra Europa e Stati Uniti, è stata un riconoscimento del grande prestigio internazionale conquistato da R. in qualità di negoziatore commerciale e diplomatico. Impegnato a creare una struttura in grado di gestire le nuove regole degli scambi internazionali emanate nell'Uruguay Round (la WTO è entrata ufficialmente in funzione il 1° gennaio 1995), R. si è sempre opposto al protezionismo strisciante, lottando contro gli accordi bilaterali, soprattutto in ambienti bancari e industriali, che ostacolano a suo parere la realizzazione di un "sistema globale che comprenda tutti i paesi del mondo che stanno alle stesse regole, con le stesse discipline". Durante la sua direzione, R. ha esercitato un attento controllo sul difficile e conflittuale commercio mondiale, promuovendo l'abbattimento delle barriere tariffarie e la ridefinizione delle regole per lo scambio internazionale, soprattutto nei settori tessile e agricolo. Inoltre ha favorito i negoziati sui servizi finanziari e ha completato il processo di liberalizzazione delle comunicazioni di base. Convinto assertore dei vantaggi derivanti dal rafforzamento del multilateralismo, fondamento della WTO, ha infine appoggiato la richiesta di nuovi adesioni all'organismo internazionale, tra cui quelle della Cina e della Russia.
bibliografia
A rocky star, in The economist, 25 marzo 1995, pp.106-09.
Sunshine and showers, in The economist, 29 aprile 1995, pp. 95-96;.
N. D'Aquino, L'uomo di Ginevra, in Affari e mercato, 1998, 1, pp. 16-23.