RENNES (A. T., 32-33-34)
Città della Francia occidentale, antica capitale della Bretagna, attualmente capoluogo del dipartimento dell'Ille-et-Vilaine; sede arcivescovile, di comando di corpo d' armata, di corte d'appello, di università e di scuola d'agricoltura. Situata a 54 m. s. m., alla confluenza dell'Ille e della Vilaine, è divisa da quest'ultima in due parti: la città bassa, di recente costruzione, sulla riva sinistra, con strade dritte e larghe e con fabbricati moderni; la città alta o vecchia, sulla riva destra, distrutta quasi per intero nel 1720 da un incendio che durò sette giorni e ricostruita su un piano più regolare. Le due parti sono unite tra loro da 6 ponti.
Il territorio circostante, costituito di scisti argillosi, è molto fertile ed è coltivato a cereali (in prevalenza grano), ortaggi, alberi da frutta, prati artificiali: non mancano prati naturali e pascoli su cui poggia una discreta industria zootecnica, base di un attivo commercio di bestiame bovino, di burro e di pollame. Rennes è anche un importante centro per il commercio delle farine e dei cereali, ma poggia la sua economia sulle industrie, prima fra tutte quella della filatura e tessitura del lino e della lana, cui seguono le fabbriche di guanti, le conce di pelli, le fonderie di ferro, le segherie meccaniche, le manifatture di tende e tele impermeabili. La popolazione da 82.241 abitanti nel 1921 è salita a 88.659 nel 1931, e conta numerosi orticoltori e giardinieri.
Rennes ha la stazione ferroviaria a sud dell'abitato nella città nuova: ad essa convergono 4 linee ferroviarie, di cui la principale è la Brest-Parigi. Inoltre le comunicazioni sono agevolate da numerose e buone strade rotabili e dal canale Ille-et-Rance che porta alla Manica.
Monumenti. - La città conserva pochi monumenti del Medioevo scampati all'incendio nel 1720. Tra i superstiti sono la chiesa di Saint-Germain (secolo XV), la chiesa di Notre-Dame (navata del sec. XIV) e il palazzo di giustizia cominciato nel 1618 da Salomon de Brosse, ma rifatto dopo l'incendio. Il disastro impose uno dei più importanti problemi di urbanesimo che siano stati risolti dal sec. XVIII. La nuova pianta della città, elaborata dall'ingegnere Robelin, fu rimaneggiata da Jacques Gabriel (1725); ha figura di scacchiera il cui asse è indicato dal palazzo di giustizia e dal fiume Vilaine, rettificato nel corso verso cui scendono le strade tracciate in linea retta. Tutte queste nuove strade furono compiute da prospettive architettoniche; il palazzo di giustizia servì di scenario a una grande piazza regolare che da uno dei suoi angoli comunica con un'altra piazza di disegno simile, che è quella del municipio. Anche per quest'ultimo edificio, costruito dal 1734 al 1743, i disegni furono dati dal Gabriel. La cattedrale di Saint-Pierre risale, nei suoi elementi essenziali, al 1787; è di stile ionico, ma della cattedrale precedente conserva la facciata a tre ordini sovrapposti, sormontati da due torri. Al sec. XVIII appartengono anche numerosi edifici civili, pubblici o privati; la prefettura occupa l'antico palazzo de Cornulier. Il Thabor è un magnifico giardino pubblico, formato in parte con l'antico giardino del convento dei benedettini. Il palazzo dei musei contiene un'interessante raccolta di quadri e soprattutto di disegni antichi, oltre a una sala dedicata agli artisti moderni della regione. Vi è anche un piccolo museo archeologico, il cui nucleo venne costituito con le collezioni del marchese di Robien (sec. XVIII).
Storia. - Fondata dalla tribù dei Redoni alla confluenza dei fiumi Ille e Vilaine, la città ebbe il nome di Condate, comune in lingua celtica per designare le confluenze, e questo nome cambiò solo dopo la romanizzazione del paese. Ampliata sotto i Romani, Rennes fu cristianizzata, ebbe un vescovo e venne unita ecclesiasticamente alla metropoli di Tours. Da allora la città seguì le sorti generali della Bretagna, fu liberata per opera di Noménoé dalla soggezione a Carlo il Calvo e in tale epoca il vescovo di Rennes passò alle dipendenze di Dol, divenuta metropoli del regno bretone. Ma questo regno ebbe esistenza precaria; nei secoli IX e X a Rennes dominarono, come a Vannes e a Nantes, dei conti, e solo nel 992 Goffredo I, conte di Rennes, divenne conte di Bretagna.
Conquistata da Jean de Montfort nel 1341, all'inizio della guerra dei Cent'anni, poi liberata; attaccata dagl'Inglesi nel 1342; assediata di nuovo dal duca di Lancaster dal 30 ottobre 1356 al 5 luglio 1357 e liberata da B. du Guesclin, Rennes rimase sino alla fine di quel periodo una posta importante nel giuoco della politica reale in occidente. A Rennes fu conclusa, il 10 febbraio 1489, l'alleanza tra Enrico VII d'Inghilterra e la duchessa Anna; ugualmente a Rennes il 15 novembre 1491 Anna fece pace con Carlo VIII, atto politico da cui doveva derivare il matrimonio tra questi due principi e la riunione della Bretagna alla Francia. Nel sec. XVI Rennes parteggiò per la Lega e divenne il centro della potenza di Filippo Emanuele di Lorena, duca di Mercœur (1589), uno degli avversarî di Enrico IV, il quale entrò nella città solo il 9 maggio 1598. Il parlamento, creato da Enrico II nel 1553, fu trasferito temporaneameme a Vannes dal 1675 al 1689 e ad esso fu riunita la Cour des Aides. Alla fine del sec. XVIII Rennes accettò la rivoluzione senza entusiasmo. Il vescovo costituzionale Lecoz e il sindaco Leperdit si sforzarono di non applicare le leggi più brutali e resistettero alle ingiunzioni di J.-B. Carrier, membro della Convenzione. Del resto la città servì di base durante le operazioni militari condotte contro gli chouans della Bretagna. Nel 1899 fu fatta a Rennes la revisione del processo del capitano A. Dreyfus. Dopo la guerra mondiale gli autonomisti bretoni hanno potuto organizzare a Rennes alcune delle loro manifestazioni se non antifrancesi almeno anticentraliste e in parte antirepubblicane.
Bibl.: H. Carré, Recherches sur l'administration municipale de Rennes au temps de Henri IV, Rennes, 1888; Ducrest de Villeneuve e Maillet, Histoire de Rennes, Parigi 1845; Expilly, Dictionnaire géographique, VI, Amsterdam 1770, p. 181 segg.; Marteville, Rennes moderne ou hist. complète de ses origines, de ses institutions et de ses monuments, Rennes 1870, voll. 3; A. Toulmouche, Hist. archéologique de la ville de Rennes, ivi 1847; De Villanfray, Reconstitution de la propriété urbaine après l'incendie de 1720, ivi 1932; E. De Fels, Gabriel, Parigi 1924.