Reno
La grande cerniera dell’Europa occidentale
L’importanza del Reno è millenaria: già nella più antica preistoria, sulle sue rive si svilupparono attività e insediamenti. In età storica, ebbe funzione di grande via di comunicazione, frontiera militare fortificata, e fascia di integrazione di economie e culture diverse. Da allora il Reno non ha smesso di essere al centro dei problemi e delle soluzioni delle vicende europee
Il Reno, il più lungo fiume che scorre interamente nell’Europa occidentale, ha un’importanza storica, culturale, economica – e ovviamente anche idrologica – che pochi altri fiumi hanno. Utilizzato da tempi antichissimi come via di comunicazione, sia perché quasi interamente navigabile sia perché la sua valle si addentra nel cuore delle Alpi, il Reno è stato l’asse fondamentale dei rapporti tra il Mare del Nord – con le regioni che vi si affacciano, come le Fiandre e le Isole Britanniche – e il Mediterraneo. Ancora oggi questa funzione è vitalissima e continua ad alimentare flussi di merci e di persone, e insieme ad attrarre attività industriali e popolazione. Lungo il Reno hanno viaggiato anche le idee, facendo di tutta l’area attraversata una regione culturale vivace e innovativa.
Questa specie di grande e florido ‘corridoio’ che attraversa l’Europa occidentale ha sempre risvegliato l’attenzione dei popoli e degli Stati della regione, che se ne sono conteso il controllo per secoli: già all’epoca dell’espansione romana, poi nel periodo carolingio, poi in età moderna e contemporanea, il fiume ha avuto a lungo una funzione di confine militarizzato. È solo dalla Prima guerra mondiale che l’assetto politico del grande fiume diventa quello attuale, e soltanto nella seconda metà del Novecento il Reno ha pienamente riacquistato la funzione pacifica di attrarre e integrare persone, idee, progetti.
Il Reno (1.326 km) ha le sue sorgenti nelle Alpi della Svizzera centro-orientale, da dove scende, con un’ampia curva, a formare il Lago di Costanza. Presa una direzione ovest, il corso del fiume viene interrotto da cascate a Sciaffusa, quindi segna il confine tra Svizzera e Germania fino a Basilea, che attraversa. Di qui si dirige verso nord, fungendo da confine tra Francia e Germania e bagnando Strasburgo. All’altezza di Karlsruhe, invece, si addentra in territorio tedesco, toccando Mannheim. Raggiunta Magonza, il fiume, con una doppia ansa, piega verso nord-ovest. In questo tratto riceve da destra il Neckar e il Meno, e comincia a percorrere la regione urbanizzata più imponente d’Europa, nota con l’espressione di conurbazione renana. Passata Wiesbaden, il letto si restringe in corrispondenza della celebre rupe della Lorelei, quindi tocca Coblenza – dove riceve la Mosella da sinistra – e un gran numero di altre città, tra cui Bonn, Colonia e Düsseldorf.
Accolte le acque della Lippe da destra, il fiume entra quindi in territorio olandese, bagna Nimega e riceve la Mosa da sinistra, aprendo il suo delta che – in tre rami principali, uno dei quali tocca Rotterdam – raggiunge il Mare del Nord al centro dei Paesi Bassi. Nel tratto finale la quantità di affluenti, di rami e di canali artificiali rendono straordinariamente ramificato e quasi indistinguibile il corso del fiume.
Il regime del Reno è piuttosto regolare, con una buona portata d’acqua, e queste caratteristiche lo rendono navigabile anche a battelli di discrete dimensioni. Il porto fluviale più a monte è quello di Basilea, il più importante quello di Duisburg. Una serie di canali collega il Reno con il Meno, il Danubio – per cui si può navigare per vie d’acqua interne dal Mare del Nord al Mar Nero –, l’Elba (grazie al grande Mittellandkanal), il Rodano, la Senna, la Saar e i corsi d’acqua olandesi. Nell’alta valle, dove non è navigabile, il fiume è utilizzato intensamente per la produzione di energia elettrica.
Tra i suoi affluenti, nel basso corso, sono la Ruhr e la Saar, i cui bacini sono ricchissimi di carbone: la possibilità di trasportare a basso costo il carbone sul fiume è una delle condizioni che consentirono il decollo industriale di tutta la regione intorno al Reno. L’industria utilizza tuttora il fiume per il trasporto di materie prime e prodotti finiti, tramite sia i porti fluviali sia il grande porto marittimo di Rotterdam, mentre le sponde del fiume sono percorse da autostrade e ferrovie.