Vedi Congo, Repubblica del dell'anno: 2012 - 2013 - 2015 - 2016
La Repubblica del Congo è uno stato dell’Africa centrale e un’ex colonia francese, indipendente dal 1960. Il sistema politico si caratterizza per un potere quasi assoluto di Denis Sassou-Nguesso, il quale, dopo essere stato presidente tra il 1979 e il 1992, domina dal 1997 la scena nazionale sia nel ruolo di capo di stato che di governo. L’affermazione del regime personalistico di Sassou-Nguesso è avvenuta tanto politicamente – con la cooptazione delle forze antagoniste all’interno del governo – quanto militarmente, tramite l’annientamento dei gruppi ribelli locali, come quello guidato da Frédéric Bintsangou, noto come Pastore Ntoumi. Il maggiore sostegno al presidente deriva, anche, dal proprio ceppo etnico, quello m’boshi, concentrato nella zona settentrionale del paese. L’unico, parziale limite all’azione presidenziale è rappresentato dalla necessità di avere l’appoggio del Partito congolese dei lavoratori (Pct) – riconfermatosi nelle legislative di luglio 2012 come prima forza a favore del presidente – e di altri partiti a lui favorevoli, al fine di far approvare le leggi dell’assemblea nazionale. Tra le proteste dell’opposizione, nell’ottobre 2015 un referendum ha confermato (con il 92,9% dei voti a favore) la riforma costituzionale che permetterà a Sassou-Nguesso di presentarsi per un nuovo mandato alle elezioni previste per il 2016.
L’economia si regge principalmente sul petrolio, che costituisce circa il 90% delle esportazioni e l’80% delle entrate, e il crollo del prezzo sui mercati ha influito negativamente sulla crescita, attestatasi nel 2015 all’1%. Fattore di ricchezza, il petrolio è anche causa di tensione, corruzione e interferenze esterne. Altri prodotti esportati sono il legname e lo zucchero. La ricchezza di greggio fa della Repubblica del Congo uno degli stati con il maggior pil pro capite dell’Africa centrale: si stima che il paese riuscirà a mantenere l’attuale livello di produzione (circa 275.000 barili giornalieri) almeno per i prossimi vent’anni. Rimane critico lo stato delle infrastrutture, in relazione sia alla rete dei trasporti, sia alla produzione industriale. Tanto per ragioni di ordine storico quanto per i profondi legami economici, la Francia rappresenta il principale alleato del Congo. Tuttavia la Cina sta emergendo come un partner sempre più importante, soprattutto per gli investimenti in infrastrutture e nel settore delle materie prime. Inoltre il Congo sta cercando di stringere legami più consistenti con varie economie emergenti, asiatiche e sudamericane, per ridurre la dipendenza commerciale da Francia, Usa e Eu.
Dal punto di vista strategico, la Repubblica Democratica del Congo (Rdc) – data la sua condizione di perdurante belligeranza – costituisce una potenziale minaccia per il Congo. Sempre sul piano regionale, l’Angola ha rappresentato un partner privilegiato e primo sostenitore del governo congolese sin dall’intervento armato del 1997. La maggiore incognita che grava sul paese deriva dalle possibili conseguenze di uno sgretolamento del potere personale di Sassou-Nguesso, che potrebbe aprire la strada a un conflitto tra gli m’boshi e i kongo, gruppo etnico concentrato nel sud.