RESTIF (o Rêtif) de La Bretonne, Nicolas-Edme
Letterato e romanziere francese, nato a Sacy (Yonne) il 23 ottobre 1734, morto a Parigi il 3 febbraio 1806. Figlio d'un contadino di La Bretonne (donde il nome dello scrittore), il R. fu dapprima tipografo, conducendo una vita dissoluta; dal 1767, invaso dalla smania di scrivere, si diede a narrare in una serie innumerevole di volumi, da lui stesso stampati, i suoi casi avventurosi e le sue gesta erotiche. Figura ambigua, dallo sguardo sfuggente, dal portamento sguaiato, dall'abito sudicio, carattere esaltato d'uomo bizzarro, continuamente in preda a idee contrastanti, a sentimenti discordi, adorava i vizî e li descriveva con crudo verismo, ma, al tempo stesso, professava uno strano culto per la virtù, propugnava l'educazione morale con filantropico ardore, e rivolgeva ammaestramenti ai suoi lettori. Sotto il Terrore i suoi istinti frenetici esplosero con violenza. La Convenzione gli accordò un sussidio. Napoleone lo arruolò fra i suoi poliziotti. Ebbe anche rapporti con finanzieri, con uomini politici, con letterati eminenti, con dame altolocate; con André Chenier, Beaumarchais, Fanny de Beauharnais, la duchessa de Luynes, ecc.; frequentò salotti intellettuali, quale quello di Grinod de La Reynière, e mondani, accolto con favore per il suo spirito acuto e brioso, per la curiosità morbosa suscitata dai suoi scritti, pittura compiacente dei più diversi, ma soprattutto dei più bassi, strati sociali.
L'abito dell'osservazione attenta, coadiuvata da un ingegno pronto a cogliere gli aspetti caratteristici dei luoghi e delle persone, e la focosa sua immaginazione conferirono pregio ai suoi duecento e cinquanta volumi, cercati e letti avidamente ad onta dello stile negletto e volgare, avvivato però qua e là da toni vividi e da colori efficaci specie nel dialogo e nei tocchi descrittivi. Tra essi meritano ricordo: Lucile ou Les progrès de la vertu (1768); Le Paysan perverti ou Les Dangers de la ville (1775-76, romanzo epistolare in 4 volumi, che ebbe subito una ventina di edizioni), ritenuto il suo capolavoro; La Paysanne pervertie (1776, in voll. 4); La vie de mon père, veridica biografia, sotto le tinte fantastiche, del suo laborioso genitore (1778); Les contemporaines ou Aventures des plus jolies femmes de l'âge présent (1780-85, in voll. 42), galleria femminile singolarissima, continuata in Les Françaises (1786), Les Parisiennes (1787), Les Nuits de Paris (1788), in cui si mostra degno emulo di Choderlos de Laclos; Monsieur Nicolas ou Le cøur humain dévoilé (1794-97, voll. 16). Romanziere, autore drammatico (compose commedie perfino in tredici atti e vagheggiò una riforma del teatro nel Mimographe ou Idées d'une honnête femme pour la réformation du théâtre national, 1770), memorialista (Nouveaux mémoires d'un homme de qualité, 1774), filosofo (Le Ginographe, La Philosophie de Monsieur Nicolas), discepolo, a suo modo, del Rousseau, e soprannominato "le Rousseau du ruisseau", intelletto paradossale, ma fertilissimo, ebbe vasta popolarità. Alcuni suoi scritti rappresentativi si ristampano tuttora, perché forniscono utili elementi alla conoscenza del costume contemporaneo.
Edizioni: Lettres inédites, Parigi 1883; La Dernière aventure d'un homme de quarante-cinq ans, a cura di H. d'Alméras, ivi 1909; Vie de mon père, a cura di H. d'Alméras, ivi 1910.
Bibl.: Ch. Monselet, R. de La B., sa vie et ses amours, Parigi 1854; P. Lacroix, Bibliographie et iconographie de R. de La B., ivi 1875; André le Breton, Le Roman au XVIIIe siècle, ivi 1898; E. Dühren, R. de La B., ivi 1906; A. Schurig, R. de La B., 1907; A. Fiaschi, Plagi letterari (Parini e R. de La B.), in Rivista di Roma, 1907; Fr. Funck-Brentano, R. de La B., in Nouvelle Revue, 1908; E. Dühren, R. de La B., Berlino 1916; Fr. Funck-Brentano, R. de La B., Parigi 1928.