revanche
Programma, movimento e più in generale atteggiamento nazionalistico ispirato all’idea di r. («rivincita»), inteso cioè al recupero, eventualmente con una nuova guerra, del territorio e del prestigio perduti in seguito alla sconfitta in una guerra precedente. Il termine r. assunse particolare valore in Francia dopo la sconfitta del 1870, a opera dei tedeschi, e la perdita di Alsazia e Lorena. Sorse allora un movimento tendente alla rivincita nei confronti della Germania, che si diffuse in ampi settori della classe politica francese esaltando il sentimento nazionale; esso perse importanza con l’inserimento del Paese nella grande politica internazionale, rimanendo in vita solo presso i gruppi più accesamente nazionalisti, facenti capo al generale G.-E.-J.-M. Boulanger e al suo movimento, detto appunto boulangismo. Dopo la Prima guerra mondiale, un fenomeno simile prese forma nella stessa Germania, a seguito sia della sconfitta militare sia delle pesanti condizioni imposte dalla Conferenza di Parigi e dai relativi trattati. In tal senso, il revanscismo fu uno dei fattori alla base dell’ascesa politica del nazismo. In Italia, sempre nel primo dopoguerra, sulla base del mito della «vittoria mutilata», all’irredentismo di stampo risorgimentale si affiancò un movimento più nettamente nazionalistico, volto all’acquisizione di una serie di territori a forte presenza italofona, dalla Venezia Giulia al Trentino Alto Adige; movimento che assunse tinte revansciste e che portò all’occupazione di Fiume da parte dei «legionari» di G. D’Annunzio.