Riccardo Cuor di Leone
Il sogno della riconquista di Gerusalemme
Riccardo Cuor di Leone fu re d’Inghilterra dal 1189 al 1199. Fu tra i sovrani che parteciparono alla terza crociata in Terra Santa, dove si scontrò con Saladino, il grande sultano dell’Egitto. Le sue imprese eroiche furono raccontate dai poeti del Medioevo, che lo dipinsero come un campione della fede cristiana e un soldato coraggioso e intrepido
Riccardo Cuor di Leone era figlio del re d’Inghilterra Enrico II e di Eleonora d’Aquitania. Per le origini francesi della sua casata si trovò a essere l’erede designato di un impero che si estendeva molto oltre i confini dell’Inghilterra, al di là della Manica, in territorio francese. Paradossalmente si può dire che il re inglese possedesse allora in Francia quasi più terre del legittimo re francese, e questo fu infatti motivo di continui contrasti tra Riccardo e il re di Francia Filippo Augusto. Salito al trono alla morte del padre (1189), Riccardo passò appena sei mesi del suo regno in Inghilterra, dopodiché fu sempre impegnato in imprese militari in Francia e in Oriente.
Nello stesso anno in cui Riccardo diventò re, papa Gregorio VIII bandì una nuova crociata, la terza, per riconquistare Gerusalemme, occupata due anni prima da Saladino. Riccardo, grazie ai proventi della vendita di alcune terre della corona e impegnando quasi tutto il tesoro reale, organizzò un esercito e una flotta e nel 1190, raggiunto Filippo Augusto a Marsiglia, partì con lui alla volta della Terra Santa.
La spedizione di Filippo Augusto e Riccardo Cuor di Leone raggiunse la Palestina via mare soltanto nella primavera del 1191. Due mesi dopo i crociati conquistarono Acri, dopo un lungo assedio nel corso del quale i cavalieri templari si erano distinti per il grande coraggio. Le forze cristiane guidate da Riccardo batterono a più riprese gli eserciti di Saladino avanzando verso Gerusalemme. Lo schieramento cristiano era, tuttavia, attraversato da grandi divisioni e Riccardo non aveva soldati sufficienti per conquistare Gerusalemme e difenderla. Così fu costretto a temporeggiare. Filippo Augusto, intanto, abbandonava la crociata e faceva ritorno in Francia, dove tramava contro Riccardo fomentando la rivolta di Giovanni Senza Terra, fratello del sovrano inglese.
Nell’ottobre del 1192 anche Riccardo prese la via del ritorno, dopo aver stipulato con Saladino una tregua di tre anni. Per sfuggire alle trappole di Filippo Augusto, Riccardo sbarcò sulle coste italiane e da lì, sotto travestimento, tentò di attraversare la Germania. Scoperto e arrestato dai Tedeschi – anche l’imperatore, infatti, gli era ostile – fu liberato grazie al pagamento di un forte riscatto e sbarcò in Inghilterra giusto in tempo per domare la ribellione di Giovanni Senza Terra, che voleva strappargli il trono. Di nuovo in guerra, questa volta contro la Francia di Filippo Augusto, ottenne da questo la restituzione di tutti i suoi territori sul suolo francese. Riccardo morì nel 1199 durante l’assedio di un castello.
Ai tempi delle prime crociate per proteggere i pellegrini cristiani che si recavano in Terra Santa nacquero degli ordini religiosi molto particolari: uno dei più importanti fu l’ordine dei templari, fondato a Gerusalemme nel 1118 o 1119 da un cavaliere francese che aveva partecipato alla prima crociata. L’ordine si insediò in un’ala del Palazzo Reale di Gerusalemme, sulla spianata del Tempio di Salomone, da cui derivava il suo nome.
I templari erano dei monaci-cavalieri: prendevano i voti ma al tempo stesso si opponevano armi in pugno ai musulmani. Essi ben presto si distinsero per l’ardore e la determinazione con le quali combattevano.
Il loro simbolo era una grande croce rossa portata sulla tunica bianca.