SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] dire di Platina (p. 400) e di L. Carbone, Bessarione era entusiasta di della Rovere, al quale intendeva sottoporre tutti i suoi 85), quindi come fonte autonoma della grandezza della città cristiana (per questo mutamento di prospettiva e per la ...
Leggi Tutto
La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] e far valere allo stesso tempo il prestigio della Chiesa di Roma come mai fino ad allora era avvenuto. Da tempo infatti si discuteva tra i cristiani sulla data di celebrazione della Pasqua. Alcuni, soprattutto in Asia Minore, seguivano l’uso giudaico ...
Leggi Tutto
Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] : non si può essere «colti» e, al tempo stesso, cristiani in epoca di darwinismo e scientismo laicista»31.
La novità più nascente fascismo. Basti pensare a figure come Roberto Farinacci, che era stato iniziato in una loggia di Cremona nel 1915 e che ...
Leggi Tutto
Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] 1376 un nobile senese in lite con una famiglia nemica era ricorso al suo aiuto. L’incontro con la donna fu 47-36. Sulla successiva letteratura ad status cfr. Donna, disciplina, creanza cristiana dal XV al XVII secolo. Studi e testi a stampa, a cura ...
Leggi Tutto
I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] distanza dall’annuncio di un concilio ecumenico vi fosse chi prefigurava un «Centro di filosofi cristiani» inteso per prima cosa a «evitare una seconda Gallarate»88. Era il maggio 1960, ma l’impresa maturava da tempo nelle riunioni del «seminario in ...
Leggi Tutto
L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] all’ateneo critiche e prese di distanza, che si esprimevano nell’accusa di non offrire alla cristianità italiana un valido supporto culturale. Vi era anche chi sposava le tesi del dissenso cattolico individuando nell’ateneo del Sacro Cuore uno dei ...
Leggi Tutto
L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] le condanne papali non facessero immaginare.
Alla metà degli anni Novanta si era verificata un’accelerazione, con l’entrata in campo dei democratici cristiani. I successi dei cristiano-sociali austriaci, dopo quelli del Zentrum, avevano iniziato ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] (Adversus Graecos), Basilio sancisse la medicina e la cura del corpo come pratiche conformi alla pietà cristiana; infatti, era sua opinione che in occasione della somministrazione di cure mediche si veicolasse la grazia divina, senza la ...
Leggi Tutto
L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] , fra i rosminiani e i Gesuiti: un incoraggiamento e un appoggio al movimento scientifico era assente. Lo stesso de Rossi, l'autentico fondatore dell'archeologia cristiana dei nostri giorni, di fama internazionale, ammirato dal Mommsen, a Roma lavorò ...
Leggi Tutto
I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] e 34 della Costituzione. Ma, per i dibattiti sulla scuola e in particolare per l’animazione cristiana della scuola pubblica, la loro importanza era destinata a crescere18.
Fin dai primi mesi del 1947 Guido Gonella – ricordiamo che, per diversi lustri ...
Leggi Tutto
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...