Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] a tal punto che non vi è la possibilità per i cristiani di nascondere la loro fede. La privacy è quasi impossibile in modo che tutti voi che avevate formato il concilio che si era tenuto a Tiro vi affrettiate senza indugio alla corte della mia ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] al miracolo economico, fino ai prodromi della caduta del comunismo. Profondo conoscitore della dottrina sociale cristiana, si era trovato, ancora vescovo ausiliare del cardinale Boetto, vicino agli ambienti antifascisti e resistenziali, acquisendo un ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] : eletto nel 587 vescovo di Aquileia a Grado, dove la comunità cristiana, che aderiva allo scisma tricapitolino, si era rifugiata per sfuggire ai Longobardi, egli era stato portato dall'esarca Smaragdo a Ravenna insieme con tre vescovi suffraganei ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] copie iniziali alle 27.000 nel 1937, alle 100.000 nella fase finale del fascismo83. Il giornale era rivolto alle ‘famiglie cristiane’, con un intento formativo e di prosecuzione in qualche modo della predicazione parrocchiale domenicale, non aveva ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] saldò tuttavia un rapporto mai conosciuto fino ad allora. Pio XII era il papa delle masse, non solo di quelle cattoliche, un (Venezia 1960), Le tecniche diffusive delle idee e la comunità cristiana, Milano 1961.
14 Cfr. E. Mosconi, Un potente maestro ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] intenzione del ceto dirigente, spaurito di fronte alla negazione della religione tradizionale della civitas pervicacemente esibita dai cristiani, era una speranza antica: si trova già il 17 luglio 180 negli Acta Sanctorum Scillitanorum29. Bona mens ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] vicinanze per consultarlo a proposito delle delicate manovre teologiche che era in procinto di avviare. In entrambi i casi, questo gesto spezzava un legame molto forte tra il vescovo e la comunità cristiana di Roma, e la defezione di V. nel momento ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] del V concilio ‘lateranense, la superstitio rivestiva un ruolo essenziale. Era indicata come uno dei due mali essenziali – l’altro era l’‘ignoranza’ – della società cristiana ed era trattata sotto i due distinti ma connessi capitoli costituiti dai ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] ?»55.
Un altro spazio e un altro tempo della fede era quanto la coscienza opponeva nella controversia con l’autorità; e si oneri della [loro] missione»76. Erano un ‘manipolo’ di cristiani e intellettuali, e molto più che una rivista non potevano fare ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] , 45 (1994), pp. 1-10.
33 G. Filoramo, La croce e il potere. I cristiani da martiri a persecutori, Roma-Bari 2011, p. 143.
34 S. Mazzarino, Il Basso Impero. Antico, tardoantico ed èra costantiniana, I, Bari 1974-1980, p. 466.
35 Cod. Theod. II 8,1 e ...
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era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...