LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] un canto religioso (secondo un progetto di Inni cristiani risalente al 1819) diviene rimpianto dei tempi propizi più absent di […] un cieco e sordo") e la cui filosofia non era del "genere che si apprezza ed è gradito in questo secolo" (lettere di ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] l’ingrato Diocle/Diocleziano. Cfr. E. DePalma Digeser, The Making of a Cristian Empire, cit., pp. 36-37.
33 Lact., inst. I 10,10. altrimenti avrebbe contraddetto la sua missione rivelativa, che era quella di riportare l’umanità dal culto demoniaco ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] l'uno e l'altro, infatti, sentirono e desiderarono sull'u ltimo ciò che a loro era mancato, ma Dante aveva avuto.
Ai lettori non prevenuti, e a quei cristiani che, meno intinti della vanità del secolo, sapessero, d'esperienza, che cosa sia vivere da ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] riservato il medesimo onore per aver rafforzato la fede cristiana con il sostegno dato alla nascita della letteratura ecclesiastica nonna Ol’ga aveva ricevuto da mani greche l’unzione ed era stata battezzata con il nome di Elena in onore della madre ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] III, X, 13-7): sì che, secondo il pensiero di Dante, era da augurarsi che quella donazione in base alle leggi imperiali fosse ormai da revocare che da tempo aveva preso ad inquinare la letteratura cristiana del Medioevo. Il fatto più grave è che ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] 1214 e 1223; S. Gimignano 1228; Corsica 1248 e 1260). Era normale tuttavia la pratica di tradurre estemporaneamente in volgare ad uso delle funzione analoga a quella svolta dal latino nelle comunità cristiane. L'ebraico è la lingua del culto e della ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] poeta non dimentica che Ester, come Iudit, sono, per la sua fede cristiana, preannuncio di Maria.
Non direi, come pur fu detto, che la distanza la linfa morale dal Maggi introdotta nel teatro comico era ancora viva e valida, e capace di alimentare le ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] che potrebb’essere, così di per sé, una generalità della dottrina cristiana comune, ma la rincalza e la precisa e l’amplia nei Promessi scelleraggini; e la grazia, quand’ella pronunzia il voto, era già fatta.
Non c’è dunque miracolo. Il sentimento ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] era vivere secondo ragione (lógos equivale sia a 'verbo', o parola, sia a 'ragione'), i cristiani erano ai Proverbi, e spiegando che, in corrispondenza della logica, i cristiani ponevano la 'teologica', cioè il Cantico dei cantici e i vangeli ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] che, peraltro, contiene soltanto due piccoli frammenti del trattato contro i cristiani (p.e. I 9,21; V 1,10)4. ipotesi sembra in linea di principio molto probabile, ma l’opera non era tra i testi ‘apologetici’ di Eusebio e pertanto non verrà trattata ...
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era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...