(o manumissione) Nell’antica Roma, atto con il quale il dominus (padrone) proclamava libero il suo schiavo, rinunciando alla potestà o manus che aveva su di lui e facendogli acquistare la libertà e la [...] di liberare gli schiavi, i quali erano d’altronde presenti, nella società cristiana, in quantità assai minore rispetto a quella dell’impero pagano.
La m. era conosciuta anche dal diritto germanico: lo schiavo diveniva libero (volkfrei), se la ...
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religione Nella liturgia cattolica, la seconda delle Ore cardine o principali dell’Ufficio quotidiano; è la preghiera serale della comunità cristiana, mentre le lodi sono la preghiera del mattino. L’Institutio [...] a Palermo il 31 marzo, all’ora del vespro del lunedì di Pasqua; a fine aprile l’intera Sicilia (salvo Messina) era in mano agli insorti, che offrirono la corona a Pietro III, sbarcato a Trapani. Proseguita anche dopo la presa di Messina (settembre ...
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Vanini, Giulio Cesare. - Filosofo (Taurisano, Lecce, 1585 - Tolosa 1619). Entrato nell'ordine dei carmelitani a Napoli (1603), girovagò, col confratello Giovanni Maria Ginocchio, per i paesi riformati [...] stampatore non cattolico, attirò forti sospetti su V., in un'epoca in cui era ormai aperta, in Francia, la lotta ai "libertini". V. si spostò, c'è spazio per il soprannaturale della tradizione cristiana e dove le religioni sono ricondotte a origini ...
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religione Preghiera in onore della Madonna, la cui istituzione è attribuita a s. Domenico, ma che forse era praticata già prima dalla pietà popolare; consiste nella recita di 50 Ave Maria, divise in 5 [...] che si moltiplicarono soprattutto sotto l’assistenza dei domenicani. La festa del Santo R. trae origine dalla vittoria cristiana a Lepanto (7 ottobre 1571), che fu attribuita alla particolare assistenza della Vergine, invocata per mezzo del rosario ...
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Politica
Nella consuetudine diplomatica statunitense (poi anche di altri Stati), enunciazione, da parte di un uomo di Stato responsabile, delle direttive cui la politica estera del suo paese si atterrà [...] in quanto oggetto di insegnamento. Arciconfraternita della d. cristiana Sorta a Roma come Compagnia o Congregazione della D. cristiana a opera di M. de Sadis Cusani nel 1560, era destinata a promuovere l’insegnamento del catechismo cattolico; da ...
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Movimento religioso diffusosi tra gli Indiani d’America nella seconda metà del 19° sec. (1870-90). Fondata nel 1869 dal profeta Wodziwob (Indiano del Nevada occidentale), la g. deve il suo nome all’antica [...] popolazioni indiane dell'America Settentrionale. La sua espressione rituale era la tradizionale danza a cerchio degli Indiani. Essa con i motivi religiosi nativi elementi della tradizione cristiana dando luogo a una sintesi religiosa e culturale ...
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Lampada a combustibile liquido, soprattutto a olio (minerale o vegetale), nel quale era immerso il lucignolo fatto con foglie di piante e poi di fibre tessili ritorte o intrecciate fra loro, largamente [...] , e che è rimasta in uso fino ai nostri giorni, con varianti, in tipi specialmente d’ottone.
Nella primitiva Chiesa cristiana fu detto lucernare, il rito con il quale, iniziando le preghiere della sera, si salutava la luce del giorno calante e ...
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Figlia (Lourdes 1844 - Nevers 1879) del mugnaio Francesco, ebbe un'infanzia modesta. Adolescente, mentre raccoglieva legna per i familiari, ebbe la sua prima visione (11 febbr. 1858): raccontò che le era [...] la costruzione d'una chiesa là dove era apparsa la Vergine ed era sgorgata una fonte (attuali santuario e piscina di Lourdes). Entrata a far parte della Congregazione delle suore di carità e dell'istruzione cristiana a Nevers (29 luglio 1866), visse ...
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shābu‛ōt Festa ebraica (hag shābu‛ōt «festa delle settimane»), così chiamata perché aveva luogo 7 settimane dopo l’offerta dell’orzo per la Pasqua. Nella Bibbia è chiamata hag ha-bikkūrīm e hag ha-qāṣīr [...] ; Deut. 16,10). Si celebra nel cinquantesimo giorno dopo la Pasqua. Il carattere della festa era inizialmente agricolo; intorno all’epoca cristiana subì un cambiamento, passando a ricordare la rivelazione del Sinai. Più tardi si diffusero altri tipi ...
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Esegeta e archeologo (Kempten, Baviera, 1872 - Kitzbühel 1945), compiuti gli studî teologici a Monaco (1891-96), prete nel 1896, si trasferì a Roma come vicario del Camposanto Teutonico, per studiare archeologia [...] nel 1900 a Monaco, tre anni dopo vi veniva nominato professore straordinario di patrologia e di archeologia cristiana, nel 1905 era a Würzburg ordinario di patrologia, passando l'anno dopo alla cattedra di esegesi del Nuovo Testamento a Breslavia ...
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era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...