Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] alle parole che seguono; come diede il Boccaccio: Egli era in questo castello una donna vedova, e altrove, Egli definitivo rinnovamento della lingua italiana.
Bembo, Pietro (1966), Prose della volgar lingua, in Id., Prose e rime, a cura di C ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] rigida educazione, un genere di vita che, secondo lo stesso F., era a stento sostenibile nell'età matura. Egli e i fratelli erano degli iniziati sarebbe consistito nello screditare la "volgare religione", quella professata dal popolo. Con grande ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] gli Pneumaticorum libri tres, usciti a Napoli nel 1601, in volgare nel 1606 (I tre libri de’ Spiritali), nei quali Della nudo» (Gabrieli 1996, p. 396). Nell’estate del 1614 Della Porta era dato per spacciato, e Cesi si affrettò a ottenere per lui la ...
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BORSO d'Este, duca di Modena, Reggio e Ferrara
Luciano Chiappini
Nacque a Ferrara il 24 ag. 1413 dal marchese Niccolò III d'Este e da Stella dei Tolomei dell'Assassino, madre, oltre che di B., di Lionello [...] opera, a convincere i Veneziani all'alleanza con il papa.
Era per B. un grosso successo, che gli consentiva di pp. 402-431. Circa l'apertura della corte estense verso una cultura "volgare", v. P. V. Mengaldo, La lingua del Boiardo lirico, Firenze ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] contesto la barzelletta a doppio senso (ma mai volgare) e una citazione shakespeariana, magari in lingua originale Il sogno di Zorro, 1952), o cucite addosso a lui da Metz e Marchesi (Era lui… si, si!, del 1951; Lo sai che i papaveri - Papaveri e ...
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] può essere estranea la suggestione della letteratura umanistica in volgare e in'latino, che veniva trovando in quegli anni parte i suoi rapporti con i Bellini (nel frattempo era rientrato Gentile), assumendo altri pittori per la decorazione della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] «la conoscenza di sé».
Orbene, «con l’occhio che era più limpido e profondo di quello di Hegel», anche Vico si volere non contro la mancanza dei beni materiali» (com’è nel materialismo volgare) ma «contro lo stato di astrazione nel quale l’uomo vive ...
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Leone XI
Matteo Sanfilippo
Alessandro de' Medici nacque a Firenze il 2 giugno 1536 in un ramo collaterale di quella famiglia. Era infatti figlio di Ottavio di Lorenzo de' Medici e Francesca di Jacopo [...] ) con Guglielmo Sirleto a proposito della traduzione in volgare del martirologio (B.A.V., Vat. lat. come si sperava a Roma, ma non erano neanche senza speranza.
Il 9 settembre Medici era a Digione, il 13 a Mâcon, il 30 a Thonon. Passò quindi per Lione ...
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ISABELLA d'Este, marchesa di Mantova
Raffaele Tamalio
Nacque a Ferrara il 17 maggio 1474, primogenita del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona, figlia del re di Napoli Ferdinando I.
Nel febbraio [...] marzo 1494 dopo un pellegrinaggio a Loreto e Assisi; nel gennaio 1495 era a Milano, vicina alla sorella per il suo secondo parto.
Entrato classici, tutte le opere degli autori moderni in latino e volgare, specie se in edizioni di pregio, come i libri ...
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Cicerone, Marco Tullio
Alessandro Ronconi
, Vale per C. quello che si può dire in genere della cultura classica di D.: il suo modo di leggere i testi non è quello di chi fa di questa lettura un fine, [...] secondo C., la cultura greca alla latina coloro che antepongono il provenzale al volgare d'Italia. Un passo di Off. III X 42 è riferito in modo l' " admirabile genus causae ", che per C. era quello " a quo est alienatus animus eorum qui audituri sunt ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...