Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] giunti gli autografi d’autore che consentono di osservare i progressi compiuti dalla scrittura letteraria in volgare (la grafia della gente comune era e resterà per secoli ancor più varia e oscillante).
Benché permangano le oscillazioni fra scrizioni ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] C., contrario a qualsiasi teoria di koiné linguistica o di "volgare illustre": e anche qui il distacco da quelle che saranno ma in realtà è una replica all'Antidoto del C., che nel frattempo era morto); G. Bonfanti, Vita di A.C., Verona 1832 (è la ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] militi a cavallo. Alla fine del Duecento era ormai diffuso ovunque il modello della via Gavazzoli Tomea, Le pitture duecentesche ritrovate nel Broletto di Milano, documento di un nuovo volgare pittorico nell'Italia padana, AM, s. II, 4, 1990, 1, pp ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] eventi mondani. L'ineliminabile, e prevalente, approccio critico era in generale rivolto a quanto, nell'ambito della cultura e del costume sociale, apparisse sciatto, inelegante, volgare, supponente - e quindi sotto trasparente metafora, riferibile a ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] , non limitato al piano lessicale, che pure era, ovviamente, quello privilegiato. Se il fiorentinismo arcaizzante stregoneria, in Id., Rinascimento dal basso. Il nuovo spazio del volgare tra Quattro e Cinquecento, Roma, Bulzoni, pp. 185-290.
Trovato ...
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GEOMETRIA e ARITMETICA
P. Morpurgo
Branche della matematica che nel Medioevo costituiscono, con la musica e l'astronomia, le scienze del quadrivium all'interno delle arti liberali, che preparano alla [...] di S. Colombano a Bobbio, nel periodo in cui vi era stato abate, un importante manoscritto di Boezio e degli agrimensori, volle, di volta in volta, rivolgersi 'secondo l'uso volgare' agli agrimensori e 'secondo le dimostrazioni geometriche' a studiosi ...
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Roma
Arsenio Frugoni
Isa Barsali Belli
Pier Vincenzo Mengaldo
La R. che D. conobbe è quella della signoria pontificia di Bonifacio VIII. Quasi un lungo preambolo era stato il periodo dell'influenza [...] parlata, la più brutta d'Italia, anzi neppure un volgare vero e proprio, ma un tristiloquium: il che non non toscani del Quattrocento, Modena 1953, 58): " li cacciaro de boccha, come era stato lui e chinto e come et ogni cosa ", e in due poesie dei ...
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GIACOMO della Marca, santo (Iacobus de Marchia)
Carla Casagrande
Nacque a Monteprandone, nel Piceno, nel 1393 e fu battezzato con il nome di Domenico; il padre si chiamava Antonio "Roscio" (Rossi) detto [...] opuscolo sulle regole della confessione scritto in latino e in volgare (ibid., pp. 202 s.). I Miracula facta virtute XV (1979-80), pp. 123-184; G. Pagnani, S. G. della M. com'era vestito, ibid., pp. 239-257; G. Mascia, S. Bernardino da Siena in due ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] destarono solo reazioni negative a Firenze, dove pareva inammissibile che un forestiero (Bembo era un patrizio veneziano) si fosse permesso di dare le regole del volgare toscano. Si tenga presente che la posizione dominante a Firenze (a parte alcuni ...
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CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] vera opera di agronomo. Il pubblico al quale si rivolgeva non era l'élite aristocratica, né quella dei lettori di specula. Il suo C. nel mondo germanico è attestata ugualmente da una traduzione in volgare del 1474, data alle stampe nel 1490. L. Frati ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...