Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] in Italia costituisca un esempio di esito diverso di una situazione di diglossia precedente; in questo caso, infatti, era stato un volgare (per quanto colto e prestigioso come il fiorentino) ad essere ‘salito’, andando a occupare gli ambiti che erano ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] l’utilizzo sistematico del concetto di ➔ sostrato cui era pervenuto tramite la lettura giovanile delle opere di Cattaneo WBB/woerterbuecher/lei).
Alighieri, Dante (1998), L’eloquenza in volgare, introduzione, traduzione e note di G. Inglese, Milano, ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] sapere, che per ogni tempo, e prima, e poi, furono in Roma due forme. L'una rozza e mezza barbara, la quale era propria del volgo, cioè de' Romani e de' Forestieri Idioti, o vogliamo dir, della gente bassa, e de' contadini senza lettere; i cui modi ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] lingua e della letteratura greca, con spiccata preferenza per gli autori dei secoli più tardi.
Napoli era allora, fra il 1770 e il 1790, un non volgare centro di ellenismo, ricco di studiosi mossi certo più da interessi antiquari che non puramente ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] : ma non è servito a nulla, perché Francesca si era intestardita e aveva deciso di non capire
La componente morfologica italiano, Roma, Carocci, 2001:
(18) l’espressione latino volgare è ormai accettata negli studi, anche perché proprio dalle classi ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] 1997b: 42 segg.).
Passando a considerare l’epoca volgare, accanto a sporadiche testimonianze in area mediana (➔ Italia del fatto che la perdita dell’opposizione di quantità consonantica era andata perduta in buona parte del territorio romanzo già in ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] : [ajb], [ˈzeda], [rosk]). Anche del cosiddetto volgare, cioè l’idioma parlato dall’intero corpo della popolazione, depalatalizzazione di [ʃ] seguite da vocale, per cui si può pronunciare [ʃ]era «sera» e la[s]iare «lasciare»;
(d) la palatalizzazione ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] «il Dottore che recitando parla in lingua Bolognese, parla qui nella volgare Italiana» (Teatro, vol. 3°, pp. 1255-1258).
Nel teatro di Goldoni, non solo veneziano ma anche italiano, era apparso nuovo proprio per veridicità e adesione al reale anche ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] procedimenti analogici, nell’ambito dei quali un ruolo decisivo era assegnato, di nuovo, ai linguaggi tecnico-scientifici.
In amor patrio di Dante e del suo libro intorno il volgare eloquio (1820). Alla definizione del pensiero linguistico del ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] senso bembiano-fortuniano.
È notevole che Bembo puntasse subito, per accreditarsi come scrittore volgare, su un’opera prima in prosa: gli Asolani. La prosa, infatti, era un terreno ben più difficile per uno scrittore non toscano rispetto alla poesia ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...