kharoṣṭhī Una delle due fondamentali forme di alfabeto adoperate per le lingue indo-arie fin dal 3° sec. a.C.; d’uso limitato all’India nord-occidentale, si mantenne fino al 2° sec. d.C. Di origine semitica, [...] si scrive e legge da destra a sinistra ...
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singalése Lingua indoeuropea della famiglia indoiranica. Con il tamil è una delle due lingue ufficiali dello Sri Lanka, dove il s. fu importato dall'India settentr. nel 5° sec. a.C., subendo poi il forte [...] influsso delle parlate dravidiche indigene, in primo luogo dello stesso tamil. Il s. letterario, ancora in uso, si fissò nel 13° sec. con la Sidatsangarava ("Grammatica classica") ...
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Orientalista (Wüppels 1796 - Halle 1840), prof. nell'univ. di Königsberg (1828). Studiò soprattutto il sanscrito, ma anche l'arabo e il persiano. Ha lasciato un'ampia opera d'insieme sull'India antica [...] (Das alte Indien, mit besonderer Rücksicht auf Aegypten, 2 voll., 1830) e alcune edizioni e traduzioni di classici indiani ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] il paese, mentre non è ancora chiaro il processo di transizione al Neolitico. Nel 1° millennio a.C. si diffusero dall’India meridionale le necropoli megalitiche (Ibbankatuwa, 400 a.C.), che caddero apparentemente in disuso nel corso del 4° sec. a.C ...
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Indianista (Viareggio 1887 - Dronero 1964), fratello di Giancarlo, prof. di sanscrito nell'univ. di Torino (1931-57). Si è dedicato all'indagine filologica in diversi campi della produzione letteraria [...] e scientifica dell'India (epica e purāṇa, dottrine giuridiche e politiche, medicina, scienze, teatro, poesia artificiosa). Opere principali: L'antica medicina indiana (1941); Teatro indiano (1959). ...
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ta‛līq Calligrafia araba in uso tra il 12° e il 13° sec. in Persia. Si trasformò verso la fine del 14° sec. nella scrittura corsiva detta nasta‛līq (naskhī + ta‛līq). Dalla Persia si diffuse in India e [...] in Turchia ...
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Filologo e sanscritista olandese (Purworedjo, Giava, 1833 - Utrecht 1917). Fu, per il sanscrito, discepolo di A. Weber a Berlino. Dopo un soggiorno a Londra dedicato allo studio di manoscritti sanscriti, [...] e una permanenza di quasi tre anni in India, occupò (1863-1903) la cattedra di sanscrito e grammatica comparata nell'univ. di Leida. ...
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Storico delle religioni, filosofo e linguista italiano (Ferrara 1933 - ivi 2012). Allievo di L. Heilmann e G. Tucci, nel 1956 ha ultimato gli studi universitari con una tesi sulla Filosofia indiana e dopo [...] ha insegnato Indologia, Lingua e letteratura bengalese, Lingue arie moderne dell’India, Filosofie e religioni dell’India e dell’Asia Orientale, Storia dell’India moderna e contemporanea. Noto per le sue pubblicazioni dedicate a induismo, buddismo ...
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Indianista tedesco (Bernburg 1842 - Witten 1918); trasferitosi (1867) a Londra per studiare i manoscritti di quelle biblioteche, fu (1872) prof. all'univ. di Londra e (1875-1914) a Edimburgo. La maggior [...] parte della sua attività scientifica fu rivolta alla catalogazione dei manoscritti sanscriti della biblioteca dell'India Office. ...
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(it. Cacin) Popolazione stanziata in vaste regioni degli stati Shan (Myanmar centro-orientale), dove è giunta dalle originarie sedi montane dell’alto Irrawaddy; la sua espansione è stata arrestata solo [...] dalla conquista britannica della Birmania. Gruppi K. si incontrano anche nei limitrofi territori dell’India e della Cina. Allevatori di bufali e coltivatori di riso (con la tecnica della rotazione delle colture), i K. hanno un sistema politico ...
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indi
(ant. inde) avv. [lat. ĭnde; cfr. ne1], letter. – 1. Con valore locativo, da lì, da quel luogo: Poder di partirs’indi a tutti tolle (Dante); Indi traendo poi l’antiquo fianco ... (Petrarca). Talora fig., con valore causale (perciò, in...