LAMBETH, Conferenze di
Riunioni plenarie della Comunione anglicana che hanno luogo periodicamente nel palazzo dell'arcivescovo di Canterbury.
Quella del 1948 (5 luglio-8 agosto) ha approvato 118 risoluzioni [...] nella vita sociale e politica e raccomandando di consultare i teologi nelle trattative di unione con altre chiese (di Scozia, dell'India del Sud, Norvegia, Danimarca e Irlanda) proponendo a modello quella realizzata con i Vecchi Cattolici. ...
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Qadiriyya
Confraternita sufista tra le più antiche e diffuse del mondo islamico. Fu fondata nel 12° sec. dal mistico persiano ‛Abd al-Qadir al-Gilani (1078-1166). L’ordine fu promosso dai suoi due figli [...] del 14° secolo. La prima zawiya («scuola») fu istituita nei primi anni del 15° sec. a Damasco. La tariqa si diffuse anche in India, in Egitto e in Hejaz. In particolare, durante il 18° e il 19° sec. la Q. continuò a svilupparsi nel subcontinente ...
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Missionario e viaggiatore portoghese (Oleiros, Alentejo, 1580 - Gôa 1634); recatosi a Gôa e quindi ad Agra, compì un viaggio attraverso l'Himalaya (1624) e ne scrisse una relazione assai diffusa (Novo [...] l'impresa e raggiunse Chaparangua nel Tibet, ove insediò una missione (relaz. edita 1627). Rimase molti anni a Gôa per dirigere le missioni in India, dove fu provinciale, rettore del collegio di Gôa e deputato dell'Inquisizione. Morì avvelenato. ...
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Uno dei dodici apostoli, si convinse dell'avvenuta Resurrezione di Cristo soltanto dopo averne toccato il costato. Sotto il nome di T. ci sono trasmessi alcuni tardi apocrifi.
Vita
Delle pochissime notizie [...] ne fu la lingua originale; alcuni l'attribuiscono a Bardesane). La recensione greca narra dell'apostolato di T. in India; composta di prosa e versi (per alcuni interpolati), presenta, nella parte poetica, influssi gnostici (cfr. l'Inno della perla ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...]
In gemmologia, in generale, pietre o., le varietà più pregiate di pietre preziose, che, almeno in passato, provenivano dall’India: per es., topazio o., varietà di topazio di colore giallo zafferano; smeraldo o., varietà di corindone di colore verde ...
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Atti di venerazione verso Confucio, la famiglia imperiale e verso gli antenati in genere che i missionari gesuiti, giunti per primi in Cina all’inizio del 17° sec., approvarono, giudicandoli non inconciliabili [...] e 1633, determinò una grave controversia, che si estese anche ad analoghe concessioni fatte in Giappone ( riti giapponesi) e in India ( riti malabarici) e fu decisa nel senso della proibizione da Benedetto XIV (1742) e da successive ordinanze delle ...
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Teosofa (Londra 1847 - Adyar, Madras, 1933); protestante passata all'ateismo (1874), quindi attiva propagandista del socialismo. Attratta dalla teosofia, succedette (1891) a Elena Blavatsky nella direzione [...] ) a H. S. Olcott nella presidenza della Società teosofica cui diede un nuovo indirizzo, presentando il giovane indiano Krishnamurti come incarnazione dell'atteso Istruttore mondiale: il che provocò dissensi. B. partecipò attivamente al movimento per ...
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MITOLOGIA
Animale favoloso dall’aspetto di serpente o di rettile o di pesce immane, con testa di cane, gatto o lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue che emette fuoco (fig. 1).
Nell’antico [...] e cetaceo (testi di Rās Shamra, il tannīn o tannīm e anche il Leviatano biblici) o come rettile (Babilonia, Egitto, India, Grecia, il nāḥāsh «serpente» biblico), è simbolo delle forze cosmiche avverse e rappresenta l’aspetto caotico del cosmo. In ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] e conosciuto come il Buddha, l'Illuminato. Verso la metà del III sec. a.C., il buddhismo inizia la sua espansione fuori dell'India, mentre al suo interno, nel I sec. d.C., compare una nuova tendenza, più liberale, conosciuta con il nome di 'Grande ...
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sufismo
Termine derivato dall’ar. sufi, indicante chi pratica il tasawwuf, nozione che designa nell’islam l’equivalente della dottrina e della pratica mistica e ascetica del cristianesimo, in aggiunta [...] è stata tuttavia totale e ancora oggi lo hanbalismo e il combattono il s., avversato anche dal .
Il sufismo in India
Nonostante l’islam sia penetrato in India già a partire dall’8° sec., fu la predicazione dei maestri sufi nel 12° e 13° sec. a dare ...
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indi
(ant. inde) avv. [lat. ĭnde; cfr. ne1], letter. – 1. Con valore locativo, da lì, da quel luogo: Poder di partirs’indi a tutti tolle (Dante); Indi traendo poi l’antiquo fianco ... (Petrarca). Talora fig., con valore causale (perciò, in...