Resoconto di fatti collegati alla vita di un personaggio illustre, con l’analisi e l’interpretazione della sua attività.
Cenni storici
Il concetto di b. si sviluppò prima nel mondo greco-ellenistico, [...] patristica impone un rinnovamento decisivo: se la latinità classica aveva dato grandi opere a sfondo autobiografico (nella prosa, con i Commentarii di Cesare; nella lirica con Catullo, Properzio, Tibullo, Ovidio; nella satira con Orazio, Marziale e ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] e soprattutto in Rosso Malpelo, che dà un'impressione lirica fondamentale di "leggenda popolare". Qualche volta le pagine di si attua nel vigoroso racconto di una dolente umanità, specialmente nell'opera più valida, Dal tuo al mio, che ha il suo ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] dei guerrieri si emancipò in età imprecisabile dal rituale come lirica a sé. Famose elegie sono L’errante, Il lamento di che fece del Wessex il centro della cultura. La più notevole opera in prosa è la Cronaca anglosassone, che, cominciata tra l’891 ...
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(it. Portorico) Isola delle Grandi Antille che, insieme ad altre isole minori (9104 km2, con 3.971.020 ab. nel 2009), forma il Commonwealth of P., liberamente associato agli USA (dei quali adotta anche [...] ebbe vari rappresentanti: per la prosa N. Canales e per la lirica L. Lloréns Torres, J. Lago e J. de Diego, che e dall’analisi delle problematiche politiche e sociali, come testimoniano le opere di J.L. González, A. Díaz Alfaro, R. Marqués e ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] , in cui gli elementi buffoneschi e triviali si fondono con quelli poetici e lirici con una levità in cui è forse il segno maggiore del genio aristofanesco.
Vita e opere
Poco sappiamo della sua vita; nacque ad Atene nel demo Cidatenèo della tribù ...
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Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] letterari più coltivati furono i poemetti mitologici, la lirica amorosa o bucolica, l’epigramma, tutti profondamente l’artista acquistò una autonomia di invenzione mai raggiunta prima. L’opera d’arte ebbe quindi un valore nuovo: rivolta al piacere dei ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] l’esametro; ma si scrissero i. anche in forme più chiaramente liriche e i. furono introdotti anche nelle tragedie. Particolare importanza ebbe l’i dal 6° sec. all’8° fiorì l’innografia per opera di monaci e vescovi. In seguito, e sino alla fine ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] Venerabile che si adoperò per la sua riconciliazione con la Chiesa.
Opere e pensiero
La produzione letteraria di A. è assai vasta: sfondo psicologico e intellettuale sul quale matura la lirica trovadorica. Sono poi da ricordare: il complesso degli ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] di R. Ciampini, 1938), tale travaglio è testimoniato dalle sue opere creative, e in primo luogo dai versi che egli venne scrivendo e complessivo di Poesie nel 1872: versi nuovi nella lirica italiana per l'accorata, cristiana introspezione e per il ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] Il motivo della libertà percorre in tal modo quasi tutta l'opera di S., dai Räuber al Wilhelm Tell: e sempre il inscindibile da quello artistico (la sua è spesso Gedankenlyrik, cioè lirica di pensiero, e le sue epiche ballate sono in genere a ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...