Compositore e critico musicale nato da padre francese e madre lituana il 6 gennaio 1835 a Wilna, ivi morto nel 1918. Valente ingegnere militare, insegnò scienza delle fortificazioni nelle accademie militari [...] e religiosi, poemi, ecc. Alla sua opera Ratcliff (1869) lavorò dieci anni. Vi lavorò troppo minuziosamente, ha detto il Čajkovskij "tanto da perdere la sua libertà". Prima, a soli 22 anni, aveva composto Il prigioniero del Caucaso, che venne però ...
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LEGNANI, Pierina
Concetta Lo Iacono
Nacque a Milano il 30 sett. 1868. Compì il corso d'istruzione nel 1888 alla scuola di ballo del teatro alla Scala e si perfezionò poi alla scuola privata di Caterina [...] ruses d'amour (L'épreuve de Damis; musica Glazunov, 1900), con tableaux di nobili "nel genere Watteau".
La morte di P.I. Čajkovskij nel 1893 richiese un omaggio alla sua memoria. Nel 1894 fu rappresentato il II atto de Le lac des cygnes, le scene in ...
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Direttore d'orchestra e compositore rumeno, morto a Parigi il 14 agosto 1996. Dopo il ritorno definitivo di W. Furtwängler a capo dei Berliner Philarmoniker (1952), C. intraprese una lunga carriera come [...] - non è vastissimo, e si incentra essenzialmente sui grandi autori del primo e secondo Romanticismo, con particolare predilezione per Čajkovskij e Brahms. Molto frequentati e amati da C. sono stati anche Debussy e Ravel, mentre più limitate risultano ...
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Kabaivanska, Raina
Federico Pirani
Soprano bulgara, nata a Burgas il 15 dicembre 1934. È considerata una delle migliori interpreti del repertorio verista e pucciniano. Dopo gli studi al Conservatorio [...] nel ruolo della Contessa in Capriccio di R. Strauss, in quello di Lisa ne La dama di picche di P.I. Čajkovskij. La sua voce di soprano lirico, sicura nel registro acuto e capace di notevoli sfumature espressive, si è imposta per intensità drammatica ...
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Agadžanova-Šutko, Nina Ferdinandovna
Vivia Benini
Sceneggiatrice russa, di origine armena, nata a Ekaterinodar (od. Krasnodar) l'8 novembre 1889 e morta l'11 dicembre 1974. Per la sensibilità e la capacità [...] e profonda collaborazione artistica.
Dopo alcuni film minori come V tylu u belych (1925, Nelle retrovie dei bianchi) di Boris V. Čajkovskij, regista di film di propaganda e d'avventura, Krasnaja Pres-nja (1926) di Abram M. Room e Matros Ivan Galaj ...
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Ballerino, coreografo, direttore di compagnia, nato a Milano il 15 marzo 1940. Ha studiato alla Scuola di ballo della Scala con E. Bonagiunta e M. Besobrasova, quindi danza spagnola a Madrid con A. Marin. [...] Angiò, 1987); Ai limiti della notte (autori vari, 1988); Il maestro di cappella (D. Cimarosa, 1988); Schiaccianoci (P. Čajkovskij, 1989). Fra le sue interpretazioni più personali si annoverano il Fauno di Mallarmé-Debussy, la rivisitazione del famoso ...
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TOSCANINI, Arturo.
Giuseppe Rossi
– Nacque a Parma il 25 marzo 1867, primogenito di Claudio e di Paola Montani (seguirono le sorelle Narcisa, Ada, Zina); fu registrato l’indomani con i nomi di Arturo [...] (1903), e in prima a Milano Pezzi sacri di Verdi, Iris di Mascagni, Sigfrido di Wagner (1899), Eugenio Oneghin di Čajkovskij, Tristano e Isotta di Wagner (1900), Euriante di Carl Maria von Weber, Hänsel e Gretel di Engelbert Humperdinck (1902) e ...
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Musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 - New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l'orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno [...] a sempre nuove paternità elettive: Pergolesi nel Pulcinella, Bach e Vivaldi nel Concerto per pianoforte e fiati, Verdi nell'Oedipus rex, Čajkovskij nel Baiser de la fée, Weber nel Capriccio, Rossini in Jeu de cartes, di nuovo Bach nel Concerto in mi ...
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Il termine (che nasce in Italia con l'Algarotti, ma è già in uso in Francia dal 1740) fu usato nel senso sostanzialmente esatto ma etimologicamente improprio di "concezione" e d'"invenzione" della danza. [...] il teatro di danza, un balletto - oltre che ("della Fracci" - è stato ed è spesso definito, in Italia, come "di Čajkovskij" e "di Stravinskij" (anziché "di Petipa" o "di Balanchine"), e questo anche quando non siano eseguiti in suite da concerto, ma ...
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Regista di opera lirica tedesco, nato a Pulheim (Renania Settentrionale, Vestfalia) l’8 settembre 1950. Esponente del cosiddetto Regietheater, caratterizzato da performance all’insegna della sperimentazione [...] prova, unica in bianco rispetto a una folla in nero. A Parigi D. ha poi messo in scena Eugenio Onegin di Pëtr I. Čajkovskij, La clemenza di Tito di Wolfgang Amadeus Mozart, L’olandese volante di Richard Wagner e, nel 1998, Lulu di Alban Berg, in cui ...
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patetico
patètico agg. [dal lat. tardo pathetĭcus, gr. παϑητικός, der. di πάϑος «sofferenza»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di opera, situazione, episodio, atteggiamento e sim. che suscitano un sentimento di malinconica commozione, di mestizia, di...
ostinato
agg. [dal lat. obstinatus, propr. part. pass. di obstinare (v. ostinarsi)]. – 1. a. Di persona, che persiste con caparbia tenacia in un atteggiamento, in un proposito, nelle sue idee o opinioni, spesso nonostante l’evidenza contraria,...