Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] indosso» (Vittorini); questo libro è tutt’altro rispetto a quello;
(c) la reduplicazione dell’aggettivo: «col cuore che mi batteva Il verbo può essere intensificato attraverso vari procedimenti:
(a) la ripetizione: «sempre si sentiva quell’aspo che ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] negativo sulla verità o falsità dell’enunciato come temere) e altre espressioni modalizzanti che connotano come soggettiva la certezza del parlante (come secondo me, a mio parere, per quanto ne so, mi sa, mi pare, può darsi, ecc.).
Citiamo inoltre le ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] .
Spesso il parlante fa uso di un’interrogativa retorica per rivolgere una critica al proprio interlocutore; può essere:
(a) la critica di un comportamento:
(4) Ignobile plebaia! Così ricompensate i sacrifici fatti per voi? (Ettore Petrolini, dal ...
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] dell’effetto si risale alla formulazione della causa. In questo caso, la giustapposizione è ammessa, mentre la coordinazione è coerente solo in presenza di un avverbio conclusivo:
(18) a. la strada è allagata: (dunque) c’è stato un nubifragio.
b ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] Purg. XXI, 101);
(ii) all’inizio di frasi principali precedute da subordinate: «Ma quando tu sarai nel dolce mondo / priegoti ch’ala mente altrui mi rechi» (Dante, Inf. VI, 88-9), ma anche «Quando voi togliete, si vuole sapere perché» (Novellino 820 ...
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In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] distintiva tra coppie di termini che è opportuno non confondere; tra tutte hanno rilevanza e alta frequenza d’uso due:
(a) la distinzione tra né congiunzione e ne pronome clitico: non verranno né Lucia né Renzo; buono questo caffè: ne hai altro ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] , àncora / ancóra e càpitano / capitàno sono omografi ma non omofoni. Esempi di omofoni non omografi sono invece la ~ là; ha ~ a; lamenta ~ la menta; cieco ~ ceco; le lezioni ~ l’elezioni. Questo fenomeno è piuttosto raro in italiano, ma frequente in ...
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Madre e padre (madri e padri al plurale) sono i nomi comunemente usati per designare i genitori:
(1) Daniela e Gianluca sono la madre e il padre di Ottavia e Amelia
Quando occorrono al singolare e sono [...] , non dell’emittente]
Si osservi quindi la differenza tra le frasi a. e b. dell’es. (10):
(10) a. la bambina salutò papà [equivalente di la bambina salutò mio padre]
b. la bambina salutò il papà [equivalente di la bambina salutò suo padre]
Ma le ...
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Le ➔ preposizioni formano un gruppo di nove elementi invariabili (► variabili e invariabili, parole). Sono: a, con, da, di, in, per, su, tra e la sua variante fra.
A queste preposizioni proprie si aggiunge [...] gli agli, da da + i dai, da da + gli dagli e così via.
Vanno però notati alcuni dettagli:
(a) la l dell’articolo raddoppia: dallo scafo, sulla camicia;
(b) di cambia in de: l’abbaiare del cane, delle belle canzoni;
(c) in cambia in ne: nella vecchia ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] nomi propri (nomi di marche o di industrie, nomi di popoli, di nazioni, ecc.) è soggetta a variazione: la posizione di Microsoft è dominante / la posizione della Microsoft è dominante; lavoro in RAI / lavoro alla RAI.
Passando alla definitezza non ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...