Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] in seguito alla sua evoluzione fonetica, è percepito come semiclitico; come tale deve, in posizione iniziale di frase, seguire la parola a cui si lega;
(b) in un secondo momento si determina un aggiustamento prosodico: l’accento principale si sposta ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] valore concessivo condizionale:
(37) Aveva 16 anni e alle nove di sera, cascasse il mondo, andava a dormire («La Gazzetta dello Sport» 29 aprile 2006)
(38) La medicina si è naturalmente divisa sull’utilità e i benefici della siesta, ma ci sono fior ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] presente tra gli esempi raccolti dal grammatico Valerio Probo nel I sec. d.C.), 7 e & indicavano la congiunzione et, mentre un segno simile a un 3 sostituiva varie combinazioni di lettere (per es. hab3 per habet, d3 per debet, prod3 per prodest ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] primariamente l’occlusiva velare /k/, un segmento non di rado soggetto anche a totale cancellazione, in special modo nel toscano occidentale: ad es. la casa → [laˈhaːsa] → [laˈaːsa].
Un diffuso processo di lenizione è invece attivo in una vasta area ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] le due ottave. Le vocali nel canto lirico (➔ melodramma, lingua del) tendono ad essere oscurate, e dunque laa può talora assomigliare ad o, mentre la o ad u o uo. Anche le consonanti, negli attacchi di frase particolarmente acuti o in passaggi d ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] ») anche nel senso figurato di «capo dispotico». Il genere è variabile se il nome può riferirsi a persone di entrambi i sessi, ad es., il/la teenager, il/la baby-sitter. Un altro criterio semantico è quello che assegna al prestito lo stesso genere di ...
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In italiano i ➔ nomi (e tutti gli elementi sostantivati: infiniti, aggettivi e participi) possono essere preceduti da articoli (➔ articolo), anche con l’interposizione di altre parole (aggettivi o avverbi): [...] ›, ma scritture come il web o il whisky sono oramai prevalenti).
L’articolo femminile sigolare, invece, è la davanti a consonante: la tana, la scelta, e l’ davanti a vocale: l’anatra, l’ostia.
L’articolo maschile plurale presenta un’oscillazione tra ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] o grafemi); il deponente (lettera o numero collocato in basso); le barre verticale ‹|› e obliqua ‹/›, ‹›; la e commerciale ‹&›; laa commerciale ‹@› e l’obelisco ‹‡› e ‹ǂ› (cfr. Mortara Garavelli 2003: 10-11).
Hanno valore paragrafematico anche ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] che parole, ad es., di etimo greco come psicologia, pneumatico e tmesi, rendano possibili le seguenti divisioni sillabiche: bio.psi.a, ca.psu.la, a.pne.a, i.pno.si, ri.tmo, ari.tme.ti.ca, i cui nessi ‹ps›, ‹pn› e ‹tm›, diversamente, dovrebbero essere ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] ma il k). Di costante c’è solo il fatto che tutti i nomi delle lettere sono invariabili al plurale (la acca ~ le acca).
Le vocali ‹a, e, i, o, u› hanno per nome il suono che rappresentano.
Le consonanti invece si distinguono in diversi gruppi; i più ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...