Pittore (Bologna 1665 - ivi 1746). Studiò a Bologna con D. M. Canuti e, soprattutto, con D. Cignani e A. Burrini; fu a Venezia, Parma, Urbino e subì l'influsso del Parmigianino, del Baroccio e particolarmente [...] . Mus.); Estasi di s. Margherita (1701, Cortona, Mus. diocesano); gli affreschi mitologici di pal. Pepoli a Bologna; Fiera del Poggio a Cajano e La pulce (1709, Firenze, Uffizi); serie dei Sacramenti (1712, Dresda, Gemäldegal.); Giove tra i Coribanti ...
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Città della Francia nord-occidentale (40.000 ab. nel 2005), capoluogo del dipartimento Eure-et-Loir.
Nota anticamente con il nome di Autricum, da centro druidico divenne, nel 10° sec., appannaggio dei [...] Blois e di Champagne. Nel 13° sec. Giovanna di Châtillon la cedette alla corona (1280). Francesco I la eresse a ducato nel 1528; successivamente Luigi XIV la concesse in feudo a Gastone d’Orléans: i primogeniti di questa casa conservarono il titolo ...
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(fiammingo Altrecht) Città (46.193 ab. nel 2007) della Francia settentrionale, capoluogo del dipartimento Pas-de-Calais. Mercato agricolo (cereali) e sede di industrie metalmeccaniche e tessili.
Capitale [...] le vicende dell’Artois, fino all’annessione al regno di Francia nel 1659 (Pace dei Pirenei). Il primato di A. nell’arte degli arazzi decadde con la presa della città da parte di Luigi XI (1477). L’ultima fabbrica (Bernard Plantez) giunse con vita ...
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Scultore, pittore, scrittore d'arte (Vaglia 1836 - Firenze 1886). Si formò a Firenze sotto la guida del purista A. Costoli e fu in contatto col gruppo degli artisti più avanzati che frequentava il Caffè [...] di Firenze il modello del Suicida (Firenze, Gall. d'arte moderna), che non ottenne i finanziamenti per la realizzazione in marmo. Nono stante il successo a Parigi del suo Bambino con il gallo (1868, Firenze, Gall. d'arte moderna) e l'apprezzamento ...
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Pittore (Genova 1639 - Roma 1709). Dal 1660 circa lavorò a Roma; grandemente influenzato da G. L. Bernini, che lo protesse, quasi ne divenne l'interprete in pittura, con una genialità e un virtuosismo [...] (1668), dei peducci della cupola di S. Agnese in Agone, si ha notizia di un suo viaggio a Parma e a Modena, che certo ebbe importanza per la concezione del grandioso complesso della volta e dell'abside della chiesa del Gesù (1672-83), che, con il ...
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Architetto e ingegnere (Firenze 1450 circa - Urbino 1492). Figlio di un legnaiolo, si formò come intarsiatore nella bottega del Francione, con cui mosse alla volta di Pisa (1471, intarsî nel duomo). Dal [...] la corte di Urbino sotto la guida di F. di Giorgio Martini e L. Laurana (Palazzo Ducale). Nel 1481 giunse a ) e parti dell'Ospedale di S. Spirito in Sassia (1484). La difficoltà di far piena luce sulla natura e sull'organizzazione del cantiere romano ...
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Architetto (Roma 1763 - ivi 1822), figlio e allievo di Pietro il Vecchio, fu, con G. Valadier, il più significativo esponente del primo neoclassicismo a Roma. Cominciò la sua attività collaborando con [...] il padre al completamento della cupola della chiesa di S. Andrea a Subiaco e forse costruendo la chiesa di S. Tommaso da Villanova a Genzano. Architetto dei Palazzi Vaticani dal 1786 all'avvento della Repubblica romana, partecipò alla costruzione del ...
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Città della Francia (49,46 km2 con 136.300 ab. nel 2005), sulla riva sinistra del fiume omonimo; capoluogo del dipartimento della Somme. L’industria tessile è predominante; altre attività riguardano i [...] de Luzarches, procedette dalla navata verso il transetto e il coro con cappelle a raggiera (1250); le torri della facciata furono terminate nel 1366 circa e nel 1402. La decorazione dei portali della facciata (1225-36) e del transetto (portale della ...
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carolìngia, arte Manifestazioni artistiche fiorite durante l'impero carolingio (fine 8° - inizio 10° sec.).
Pittura e arti applicate
Un grande processo di rinnovamento delle arti, la cd. 'rinascita carolingia', [...] miniatura.
L'architettura carolingia
Il monumento più rappresentativo dell'a.c. è la cappella palatina di Aquisgrana (805), idealmente ispirata a S. Vitale a Ravenna e a S. Sofia a Costantinopoli, ma nuova nella chiara articolazione della struttura ...
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Monaci appartenenti all’ordine religioso eremitico fondato nel 1084 da s. Brunone di Colonia alla Chartreuse, nei pressi di Grenoble (da qui il nome di certosa attribuito ai loro monasteri). S. Brunone [...] fino all’ultima di Pio XI nel 1924.
La tipologia della certosa è caratterizzata da due chiostri contigui 1367), Roma (1370; dal 16° sec. trasferita da S. Croce in Gerusalemme a S. Maria degli Angeli, chiusa nel 1884) e l’imponente c. di Pavia ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...