Città della Francia nord-occidentale (40.000 ab. nel 2005), capoluogo del dipartimento Eure-et-Loir.
Nota anticamente con il nome di Autricum, da centro druidico divenne, nel 10° sec., appannaggio dei conti di Blois e di Champagne. Nel 13° sec. Giovanna di Châtillon la cedette alla corona (1280). Francesco I la eresse a ducato nel 1528; successivamente Luigi XIV la concesse in feudo a Gastone d’Orléans: i primogeniti di questa casa conservarono il titolo di duchi di Chartres.
Posta su una spianata, sul luogo della città gallo-romana, C. conserva qualche tratto delle mura medievali. L’imponente cattedrale gotica, elevata sui resti di chiese preesistenti distrutte (4° sec.), ricostruite (1020) o bruciate (1194), fu consacrata nel 1260 e, ancora quasi intatta, è da considerare tra le più importanti di Francia. Il triplice portale della facciata (detto ‘dei Re’) segna l’esordio della scultura gotica (statue-colonna di personaggi dell’Antico Testamento; lunette con la glorificazione di Cristo e della Vergine, della metà del 12° sec.); le notevoli statue del portale Nord (1210-20) e quelle del portale Sud (13° sec. inoltrato), formano un complesso di notevole rilievo. Architettonicamente, a C., per la prima volta, gli archi rampanti sono trattati come elementi linguistici distintivi, mentre il coro a doppio deambulatorio risponde alle esigenze di una chiesa meta di pellegrinaggi. Di eccezionale valore le vetrate, del 12°-13° sec. (alcune anche del 14° e 15°).