Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] prime, in gran parte ispirate dal programma dei Trasformati, ma anche sulle ultime, posteriori alla pubblicazione del Mezzogiorno e più ricche di moduli neoclassici, dove a torto si è visto come un venir meno degli interessi sociali e della polemica ...
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Medico (n. Isola di Coo, 460 a. C. circa - m. 370 a. C. circa). Praticante e maestro di medicina in Atene e in Tessaglia, I. fu, secondo la testimonianza di quasi contemporanei come Platone e Aristotele, [...] gli ultimi decennî del 5° secolo e la prima parte del 4°. Altre opere, sicuramente posteriori, possono venir datate fino al 2° o al 1° secolo a. C. All'interno del nucleo più antico, coesistono scritti di orientamento teorico assai differente, sia ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] subì confische e la proscrizione da parte di Antonio, e si salvò a stento, perdendo gran parte dei suoi libri e delle sue opere. eruditi posteriori. L'unica opera di V. a noi giunta quasi integra, Rerum rusticarum libri tres, fu scritta nel 37, a 80 ...
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Matematico greco, autore di numerosi trattati, operò attorno al 300 a. C. nella colonia di Alessandria, allora di recente fondazione. E. è particolarmente noto per un'opera, gli Elementi (v.), contenente [...] compendio assiomatico di E. fosse concepito per risolvere definitivamente la questione. Sebbene i matematici greci a lui posteriori fossero generalmente assai rigorosi, non sopravvive alcun tentativo di ampliamento degli assiomi euclidei che eguagli ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] , poi sacerdote del tempio di Delfi (dal 95 alla morte). A P. sono stati attribuiti circa 250 titoli e se alcune opere certamente possa affermare che quelle sulla religione delfica sono posteriori al suo sacerdozio. La posizione filosofica di P ...
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Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] ) e considerato il poeta giambico per eccellenza. Ad A. molto debbono i poeti eolici e a lui risale molto della metrica oraziana. Grandissimo fu l'influsso di A. sui poeti posteriori, greci e latini. A noi sono giunti meno di 300 versi; nessun carme ...
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Scrittore latino (sec. 1º d. C.) dell'età neroniana. Viene identificato con l'aristocratico romano che fu proconsole in Bitinia e morì suicida, coinvolto nella congiura pisoniana (66 d.C.), famoso per [...] magnificenza, il gusto fastoso e la dissolutezza dei costumi, dopo aver a lungo goduto dei favori di Nerone. La sua opera ci è lui non parlano, come autore del Satyricon, gli autori posteriori, fino a Terenziano Mauro (fine 2º o 3º sec.).
Opere ...
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Regista cinematografico e teatrale italiano (n. Piacenza 1939). L'orizzonte dei conflitti familiari, il gioco della sessualità, l'ombra della morte, la presenza costante della pratica psicoanalitica sono [...] a bassissimo costo, che ebbe un rilievo particolare nel cinema di quegli anni e che lasciò ampia traccia in seguito. Le opere posteriori Sbatti il mostro in prima pagina (1972). L'accostamento a una realtà di emarginazione imposta, riporta B. al buon ...
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Economista inglese (Londra 1772 - Gatcomb Park, Gloucestershire, 1823) di famiglia ebrea, convertito al cristianesimo. Considerato uno dei massimi esponenti della scuola classica, i suoi studi sulla svalutazione [...] e nel consolidamento di un sistema d'indagine scientifico, destinato a dominare per parecchi decenni e a esercitare una notevole influenza sui sistemi scientifici posteriori. La sua opera maggiore Principles of political economy and taxation ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Studiò a Berlino e in questa università insegnò poi come prof. straordinario (dal 1901); passò quindi come ordinario all'univ. di Strasburgo (dal [...] nel libro su Kant (1903), ma anche nelle opere posteriori, tra le quali vanno ricordate soprattutto Die Religion (1906 principî kantiani S. contrappone infatti una concezione tendente a sottolineare la storicità e la relatività delle stesse categorie ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...