Filosofo (Wald, Solingen, 1828 - Marburgo 1875). Appartenente all'ala moderata del socialismo di stato, fu tra i fondatori dell'indirizzo neokantiano; nella sua opera principale, Geschichte des Materialismus [...] in quanto strumento di spiegazione scientifica, pur negando a esso ogni validità metafisica.
Vita
Nel periodo del senso "fisiologico", connettendo cioè le forme apriori alla specifica organizzazione psicosomatica del soggetto conoscente ...
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trascendentale Nel linguaggio della filosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il [...] la legge della conoscenza degli oggetti dell’esperienza. Kant pertanto definisce t. lo studio delle forme o principi apriori costitutivi dell’esperienza. In particolare, in Kant, principi t. sono le leggi del pensiero, in quanto regole della ...
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Filosofo (Heldrungen, Turingia, 1761 - Gottinga 1833), prof. nell'univ. di Helmstedt (1788-1810), poi (dal 1810) di Gottinga, dove ebbe come allievo A. Schopenhauer. L'opera principale di S. è l'Aenesidemus [...] (v.), mostrando che le loro premesse e i loro criterî non sono in grado di legittimare la riflessione critica sulle "forme apriori" della ragione e sugli "elementi" della coscienza. Se per questo aspetto S. afferma che Hume non è stato confutato da ...
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Filosofo e logico statunitense (n. Stoneham, Massachusetts, 1883 - m. 1964). Laureatosi alla Harvard University (1906), ha insegnato nell'università della California (1911-20) e quindi a Harvard fino al [...] . Sul piano gnoseologico ed epistemologico, L. ha sostenuto una concezione tendente a conciliare pragmatismo e kantismo: i dati dell'esperienza sono organizzati da principî apriori, ma questi (compresi i principî logici) possono andare soggetti ...
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Storico della filosofia (Reconquista, Argentina, 1895 - Torino 1971). Studiò all'univ. di Torino. Prof. univ. dal 1949, insegnò storia della filosofia nelle univ. di Genova e di Torino (dal 1959). La sua [...] : La speranza nell'immortalità (1923), La lotta per l'evidenza (1929), Il problema delle verità necessarie e la sintesi apriori del Kant (1935), Il tempo (1942), Filosofia perenne e personalità filosofiche (1942), La filosofia nel filosofare umano ...
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Filosofo (Wallerstätten, Assia, 1849 - ivi 1921). Prof. di filosofia al ginnasio di Worms e poi a quello di Darmstadt. Seguace del neokantismo nella sua versione marburghese (H. Cohen e P. Natorp), sottolineò [...] la non riducibilità dei principî apriori kantiani, rifiutandone le interpretazioni psicologistiche e naturalistiche. Tentò inoltre una conciliazione dell'etica kantiana con le tesi marxiste. Originali anche le sue idee di filosofia della religione, ...
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Filosofo del diritto (Meinz 1883 - presso Dixmude 1917), allievo di Th. Lipps e seguace di E. Husserl; fu prof. a Gottinga. Tentò l'applicazione del metodo fenomenologico nell'ambito del diritto, elaborando [...] positivo o di diritto naturale, ma fondata, secondo l'impostazione husserliana, su un'intuizione delle essenze giuridiche apriori. Opere: Die apriorischen Grundlagen des bürgerlichen Rechts (1913; n. ed. 1953 col titolo Zur Phänomenologie des Rechts ...
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Filosofo italiano (Trieste 1858 - Messina 1908); studioso di Kant (Storia e dottrına del criticismo: cenni, 1884; La dottrina kantiana dell'a-priori, 1885), tentò un'integrazione della gnoseologia kantiana [...] con una dottrina dell'azione (La religione morale dell'umanità, 1902; La filosofia della vita, 1903; La filosofia dell'azione, 1907) ...
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NEOPOSITIVISMO
Paolo FILIASI CARCANO
. Movimento contemporaneo (detto anche positivismo logico o empirismo logico) di metodologia della scienza e di critica della conoscenza, esplicantesi attraverso [...] gruppo di studiosi, soprattutto matematici e fisici, si riuniva intorno a Moritz Schlick (prof. di filosofia delle scienze induttive all'univ. , data la negazione dei giudizî sintetici apriori (connessa con il riconoscimento del carattere tautologico ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] (positivismo) o, viceversa, l'oggetto dentro il soggetto (costruttivismo). Solo l'ammissione di un'interazione feconda, apriori co-istitutiva del prodotto scientifico, fra soggetto e oggetto garantisce dalle secche del soggettivismo, da un lato, e ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...