Termine filosofico creato da T.H. Huxley (1869 ca.) per indicare l’incapacità del pensiero umano di superare l’ambito della realtà fenomenica e di risolvere i problemi metafisici e religiosi che non sono oggetto di scienza positiva. Da allora con il termine a. si è designata ogni teoria che non neghi assolutamente al pensiero ogni capacità di conoscere il vero (ciò che sarebbe scetticismo), bensì ne ...
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Pascendi dominici gregis
Enciclica di Pio X (1907) contro il , definito «sintesi di tutte le eresie». Documento tra i più importanti della polemica modernista, intende dare un quadro sistematico delle [...] dottrine condannate: indica nel relativismo, nel soggettivismo e nell’agnosticismo i presupposti filosofici del modernismo, che sarebbe caduto nella negazione del dogma, della gerarchia e dell’autorità ecclesiastica. Denuncia quindi il relativismo ...
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Poetessa inglese (Boston, Lincolnshire, 1926 - Bampton, Oxfordshire, 2001), legata al gruppo di poeti che diedero vita al "Nuovo movimento". La sua poesia, che non si distacca da forme e immagini tradizionali, [...] si distingue per la purezza stilistica e l'immediatezza. Non soddisfatta dell'agnosticismo di molti suoi contemporanei, la J. si impegnò in una ricerca di natura religiosa: Poems (1953), A way of looking (1955), A sense of the world (1958), Song for ...
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Filosofo italiano (Firenze 1875 - Genova 1947); prof. di filosofia teoretica a Cagliari (1924), Milano (1932), Genova (1938); socialista, fu deputato al parlamento nella XXVI legislatura (1921-22). Tra [...] i suoi scritti, Il mondo sensibile (1934), che espone la sua metafisica estetica, rappresenta il superamento dell'agnosticismo, caratterizzante la prima fase della sua speculazione (Critica e pedagogia dei valori, 1918). ...
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Venn, John
Filosofo e logico inglese (Drypool, Yorkshire, 1834 - Cambridge 1923). Compì i suoi studi a Cambridge, dove poi (dal 1862) insegnò, rimanendovi per tutta la sua esistenza. Curato in varie [...] parrocchie dopo aver preso gli ordini (1859), si allontanò successivamente dalla teologia sotto l’influenza dell’agnosticismo contemporaneo di Sidgwick, dedicandosi esclusivamente ai suoi studi logici e metodologici. Più tardi (1883) lasciò ...
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Filosofo (Wallerstätten, Assia, 1849 - ivi 1921). Prof. di filosofia al ginnasio di Worms e poi a quello di Darmstadt. Seguace del neokantismo nella sua versione marburghese (H. Cohen e P. Natorp), sottolineò [...] etica kantiana con le tesi marxiste. Originali anche le sue idee di filosofia della religione, critiche dell'agnosticismo di Kant. Opere: Noumena (1884); Das Sittengesetz. Untersuchungen über die Grundlagen der Freiheit und Sittlichkeit (1887); Sonst ...
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Costantino nella storiografia francese del Novecento: Marrou e Pietri
Jean-Marie Salamito
Maestro e discepolo
Henri-Irénée Marrou fu incontestabilmente uno dei maggiori storici europei dello scorso [...] dal suo maestro con la sua ampia riflessione sulle convinzioni e le idee di Costantino. Certo condivide globalmente l’agnosticismo storico di Marrou: si limita a presentare brevemente il vincitore della battaglia di ponte Milvio come «un generale più ...
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laicismo
Termine entrato nell’uso dal sec. 19° per indicare in genere ogni tendenza all’affermazione del pensiero e dell’attività dei laici, non in quanto anche membri della Chiesa cattolica, ma anzi [...] , comprendendo da un lato atteggiamenti sia di anticlericalismo e di vera e propria ostilità alla Chiesa sia di agnosticismo (indifferenza al discorso su Dio e sulla salvezza soprannaturale), dall’altro, ed è il significato più corrente, indirizzi ...
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Educatore tedesco (Geisa, Turingia, 1870 - Goldern, Berna, 1961). Diresse le scuole di Haubinda e di Wickersdorf, che egli fondò con G. Wyneken. Separatosi da quest'ultimo, fondò (1910) la "libera comunità [...] cantone di Friburgo. Le caratteristiche fondamentali di questi importanti esperimenti di "scuola nuova" erano: individualizzazione dell'insegnamento, coeducazione dei sessi, organizzazione familiare, agnosticismo religioso-morale, servizio sociale. ...
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RANZOLI, Cesare
Guido Calogero
Pensatore italiano, nato a Mantova il 13 aprile 1876, morto a Genova l'8 febbraio 1926. Professore liceale di filosofia dal 1900, insegnò dal 1918 nell'università di Messina [...] sono da ricordare: La religione e la filosofia di Virgilio (Torino 1900); Il linguaggio dei filosofi (Padova 1911); L'agnosticismo nella filosofia religiosa (ivi 1912); Il caso nel pensiero e nella vita (Milano 1913: per questi ultimi due libri il ...
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agnosticismo
s. m. [dall’ingl. agnosticism (Th. H. Huxley, 1869), der. di agnostic: v. agnostico]. – 1. In filosofia, ogni teoria che limita la capacità conoscitiva del pensiero umano alla sfera ristretta dei fenomeni, pur non negando in modo...
agnostico
agnòstico agg. [dall’ingl. agnostic (Th. H. Huxley, 1869), der. del gr. ἄγνωστος «ignoto»] (pl. m. -ci). – Relativo ad agnosticismo: teoria, concezione, filosofia agnostica. Per estens. (anche come sost.), chi non prende posizione...