MAGGI, Gian Antonio
Adriano Paolo Morando
Nacque a Milano il 19 febbr. 1856, dal nobile Pietro Giuseppe - noto orientalista, membro dell'Istituto lombardo di scienze e lettere - e da Clara Anelli. Si [...] passaggio dalla nozione dinamica apriori di forza, in quanto dipendente dalle condizioni fisiche, a quella di accelerazione. Il essa). Vanno poi aggiunti, oltre alla citata Teoria del 1931 e a una raccolta di scritti compresi fra il 1880 e il 1931 ( ...
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approssimato
approssimato [agg. Der. del part. pass. approximatus del lat. approximare "avvicinarsi a", comp. di ad- e proximus "prossimo"] [LSF] Che riguarda o che deriva da un'approssimazione. ◆ [ANM] [...] ., procedimento di calcolo, il cui risultato sia affetto da un errore stimabile apriori, che utilizza numeri a. (v. oltre). ◆ [ANM] Formule a.: locuz. con cui s'indicano semplici espressioni polinomiali che, ove si accetti un determinato grado ...
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selezione
selezióne [Der. del lat. selectio -onis, dal part. pass. selectus (→ selettività)] [LSF] Operazione di scelta, con il fine di estrarre da un insieme i soli elementi che abbiano assegnate caratteristiche [...] oppure con il fine di limitare, in base ad assegnati criteri, le modalità di un fenomeno tra tutte quelle apriori possibili. ◆ [ELT] [INF] Nei linguaggi di programmazione di calcolatori elettronici, costrutto che sceglie le istruzioni da seguire in ...
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costante 1
costante1 [s.f. dall'agg. costante] [LSF] Quantità o grandezza che non varia al variare di parametri dai quali si può apriori pensare che dipenda; in questo senso è contrapp. a variabile [...] es., le c. astronomiche. Spesso, per contro, s'intende per c. una quantità, generalm. e in vario modo associata a una o più funzioni variabili, che non dipende esplicitamente da quelle variabili, potendo assumere tutti i possibili valori numerici (c ...
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frangimento
Giulio Scarsi
Processo che controlla la crescita delle onde imponendo, per le altezze d’onda, una soglia limite che non può essere superata. Tale soglia, indicata come altezza d’onda di [...] profondità. Le relazioni che forniscono l’altezza d’onda di frangimento richiedono per la loro formulazione la specificazione apriori del criterio di frangimento. Il criterio più utilizzato, suggerito da Stokes verso la metà dell’Ottocento, prevede ...
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onde significative
Giulio Scarsi
Onde definite, intorno al 1945, come le onde marine più severe e ben formate presenti negli stati di mare, e successivamente, intorno al 1950, come le onde regolari [...] ’onda ma non il periodo significativo, in quanto quest’ultimo viene assunto apriori come invariante rispetto alla propagazione. Le modifiche possono condurre sia a un decremento, sia a un incremento dell’altezza d’onda, tenuto conto che l’incremento ...
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Natura
Natura [Lat. natura, der. del part. pass. natus di nasci "nascere"] [FAF] Il mondo delle cose che nascono, divengono e ci circondano, come dire l'Universo considerato nella sua essenza e costituzione, [...] espressione (ted. Naturphilosophie) I. Kant designò, in un'accezione simile ma non identica, una delle due partizioni fondamentali della filosofia (l'altra è la filosofia morale), quella che ricerca i principi apriori della conoscenza dell'Universo. ...
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sequenziale
sequenziale [agg. Der. di sequenza] [LSF] In varie tecniche, che si riferisce a una sequenza di operazioni, manuale o automatica. ◆ [ELT] [INF] Accesso s.: nella tecnica dei calcolatori elettronici, [...] per formare un campione che sia rappresentativo senza determinarne apriori la numerosità, che dipende dai risultati che si ottengono a mano a mano che si eseguono le osservazioni; a ogni istante della rilevazione, dunque, l'osservatore può decidere ...
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inferenza
inferènza [Der. del lat. inferentia, dal part. pres. inferens -entis di inferre "concludere", comp. di in- e ferre "portare"] [FAF] Ogni forma di deduzione con cui si dimostri il logico conseguire [...] v. oltre) richiede l'esame di informazioni apriori, che sono modificate dai dati in questione attraverso un'applicazione ripetuta del teorema di Bayes, portando infine a una nuova rappresentazione della realtà: v. statistica: V 589 ...
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numerativo
numerativo [agg. Der. di numerare (→ numeratore)] [FAF] In un linguaggio, le parole (dette anche, assolut., numerali s.m.) indicanti entità numeriche: v. Gödel, teorema di: III 55 c; comprendono [...] dei derivati dei lat. bis "due volte", centies "cento volte"). ◆ [ALG] Geometria n.: ramo della geometria algebrica che si propone di determinare apriori, nel caso che esso sia finito, il numero delle soluzioni di un sistema di equazioni algebriche. ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...