Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] vero ogni volta che giudica con certezza; e che non solo il dubbio giova a scoprire il vero (secondo il principio di Cartesio ec. v. Dutens, par. filosofica empirica, critica e demistificatrice di ogni apriori. In tal modo egli rigetta le filosofie ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] (un criterio molto seguito dai giocatori). L'alternativa è dunque tra il principio dell'uguaglianza delle probabilità apriori entro sistemi simmetrici e quello dell'approssimazione empirica di tali probabilità nei grandi numeri.
Ma si può dare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] Limite (U. Eco, Kant e l’ornitorinco, cit., p. 37).
A ben vedere, tuttavia, il limite non appartiene all’essere in quanto tale, , secondo Ferraris, a sovrapporre indebitamente l’epistemologia (il piano delle strutture apriori della nostra mente che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] , mi sembrano assurdi; ma dall’esame della nostra facoltà di volere sono stato forzato di ammettere i giudizj sintetici apriori pratici, i quali sono le leggi morali della nostra natura (P. Galluppi, Saggio filosofico sulla critica della conoscenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] 21). Ma Vanini si guardò bene dal raggiungere Roma e si fermò a Genova, dove strinse amicizia con Scipione Doria che gli affidò l’incarico di Dio, da quelle cosmologico-a posteriori a quelle ontologico-apriori. La confutazione della prova ontologica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] lo denomina anche «indeterminato», «potenziale», «virtuale»). Tale idea non appartiene alla mente, ma le è abitualmente presente, e offre apriori la vera condizione della realtà umana e mondana: l’esistenza. L’idea dell’essere è l’astrazione dell ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] del destino individuale all'interno delle caste sono notevolmente limitate. La possibilità di passare a una casta più elevata è esclusa apriori. La mobilità sociale viene sostituita, sul piano religioso, dalla prospettiva di rinascere in una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] la stessa ragione; ma sopra le quali ‘evidenze’ per stabilire quale di esse sia autenticamente il prodotto della ‘sintesi apriori’ non v’è […] alcun giudice. Le ragioni che sono infallibilmente certe fino al sangue ed alla morte delle proprie ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] ha così una prefigurazione delle future 'monadi'. Sbarcato in Olanda, fa visita a Spinoza all'Aia e, a seguito di ripetuti incontri, mette per scritto una dimostrazione apriori dell'esistenza di Dio.
Sul "Journal des Sçavans" pubblica nel 1677 una ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Johannes Kepler
Eberhard Knobloch
Johannes Kepler
Johannes Kepler nacque il 27 dicembre 1571 a Weil der Stadt, nei pressi di Stoccarda, nel Ducato protestante [...] Galilei non ci fu mai uno scambio epistolare di particolare rilevanza scientifica, Tycho lo invitò a Praga, pur respingendo la possibilità di una dimostrazione apriori in astronomia, come in effetti era quella proposta da Kepler per le distanze dei ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...