GARGALLO, Tommaso, marchese di Castel Lentini
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Siracusa il 25 sett. 1760 da Filippo, barone del Priolo e dal 1794 marchese di Castel Lentini, e da Isabella Montalto. Affidato [...] il primogenito e con le tre figlie un nuovo, lungo viaggio: si fermò prima nell'amata Toscana, poi a Bologna, quindi in Lombardia, e a Milano rivide il Manzoni. Nella primavera del 1838, a Parma, fece visita al Giordani e, dopo altri giri, si stabilì ...
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MAGGIORE, Giuseppe
Stefano Zappoli
Nacque il 17 luglio 1882 a Palermo, terzo dei sei figli di Filippo, medico assai noto in città, e di Giuseppina Mucoli. Dopo aver frequentato il liceo Vittorio Emanuele, [...] il romanzo storico di ambientazione siciliana Sette e mezzo (Cuneo 1952), fonte documentata, per quanto attiene a fatti e situazioni (fermo restando il ben diverso spessore letterario) del Gattopardo di G. Tomasi di Lampedusa.
Riprese anche la ...
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GRANCHI, Ranieri
Mauro Ronzani
Nacque a Pisa alla fine del secolo XIII o nei primi anni del XIV. La famiglia Granchi, appartenente al Popolo, è attestata nella "cappella" urbana di S. Andrea di Fuoriporta [...] sottoposta al sagace e fermo governo di Gualtieri di Brienne, si mostra disponibile a risolvere pacificamente il . Muratori, col. 354 E). L'auspicio del G. sarebbe stato di lì a poco smentito dai fatti tanto per l'una quanto per l'altra. Ma ormai, ...
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PIGNATELLI, Ascanio
Luca Torre
PIGNATELLI, Ascanio. – Nacque a Napoli, probabilmente intorno al 1533, nel seggio di Nido, dall’unione tra il marchese Scipione e la seconda moglie, Isabella Caracciolo.
Dopo [...] Marino (il quale era stato in precedenza ospitato e protetto da Pignatelli a Napoli e aveva con lui frequentato il gruppo degli Svegliati), dovendosi allontanare dalla città, si fermò nella dimora nolana di Pignatelli per un certo periodo, come si ...
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BUSCAINO CAMPO, Alberto
Emerico Giachery
Nacque a Trapani il 26 genn. 1826 da Nicolò, possidente e commerciante, e da Giovanna Campo; adottò come secondo cognome quello della madre. Dopo un esordio [...] e pubblica ne lo distolse. Un primo esempio della sua disposizione esegetica è il saggio sul "pie' fermo", redatto prima come lettera indirizzata a G. Daita, Sopra un verso della Div. Commedia non inteso dalla comune degli interpreti, Palermo 1861 ...
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INVREA, Gaspare (pseudonimo Remigio Zena)
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Torino il 23 genn. 1850 dal marchese Fabio e da Teresa Galleani d'Agliano (che, seguendo un'antica consuetudine, aveva voluto partorire [...] di Palermo, da dove, nel 1890, passò nuovamente a Massaua. Tra il 1891 e il 1892 fu per pochi mesi a Firenze presso il tribunale militare, per ricoprire poi il medesimo incarico a Milano, dove si fermò fino al 1897.
Nel 1887 aveva dato alle stampe ...
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PAGELLO, Bartolomeo
Achille Olivieri
PAGELLO, Bartolomeo. – Nacque a Vicenza tra il 1446 e il 1448 da Lodovico di Leonardo e da Dorotea de' Spiciaroni da Cividale, il cui padre Francesco insegnava [...] Andrea Marcello (a Luigi Marcello indirizzò la silva Marcella) si diresse verso Creta e Corfù: qui si fermò per una burrasca compose una Orazione per l’elezione del doge Andrea Gritti.
Morì a Vicenza, probabilmente nel 1526, se il 3, il 16 e ...
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FRANCI, Adriano
Carla Zarrilli
Nacque da Alessandro, appartenente a una nobile famiglia senese del Monte del popolo, tra la fine del XV e i primissimi anni del XVI secolo.
Nel 1529 sposò Margherita [...] Balia apprezzò l'operato del F. e decise, sempre nel febbraio, di inviarlo nuovamente a Roma; un attacco di gotta fermò però l'ambasciatore lungo la strada, a Torrenieri.
La carriera diplomatico-politica del F. continuò con incarichi sia in città sia ...
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COPIO (Coppio, Copia, Coppia), Sara (Sarra)
Giorgio Busetto
Nacque a Venezia tra il 1588 e il 1590 (veramente l'atto di morte sposterebbe la data, di nascita all'anno 1600 circa: ma la frettolosa annotazione [...] a scrivere all'autore, onde nacque un carteggio durato quattro anni e incentrato dal Cebà in un tentativo di conversione della C. al cristianesimo, cui fa riscontro un fermo Kunst, Leipzig 1879, pp. 159-170; M. A. Levy, S. C. Sullam, in Jahrbuch für ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] breve di Urbano IV del 9 febbr. 1262 (pubblicato in Bullarium Ordinis FF. Praedicatorum...,a cura di F. Th. Ripoll, I, Roma 1729, p. 417), il Registro per caso in aperta campagna in quel di Fermo e ambedue marchigiani, l'uno che richiede crudamente ...
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fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, nel cucito; f. le finestre, le imposte,...