Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] Nicola Cusano al tempo del Concilio di Basilea; e ancora, di altri, a Montecassino, Nonantola, Bobbio, Verona, per dire solo di alcuni), si riunisce, . Trinità di Masaccio (affresco in S. Maria Novella) si ha un emblematico e magistrale intreccio tra ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] , nella settima di inganni delle mogli ai mariti, nell'ottava di burle e beffe, nella nona di vari fatti a piacimento del novellatore, nella decima di imprese e atti magnanimi. Al principio della quarta giornata e in una Conclusione alla fine del ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] da J. e W.K. Grimm, da M. Müller, da G.A. Cox e da A. De Gubernatis –, la teoria indianista – sostenuta da T. Benfey, da ’elaborazione che solo la prima subisce. Come il canto e la novella, così un oggetto o un’immagine di autore anonimo è sempre ...
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Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche da un punto di vista descrittivo-sistematico, storico-funzionale ecc., ma non [...] e quale da una determinata tradizione storica (poesia, novella, romanzo ecc.), e facciano un qualche posto ad scritti di Max Brod rispetto alla p. di F. Kafka ecc.), sia a livello puramente implicito, in quanto una p. è comunque supposta da un certo ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] K. Gutzkow, autore, nel 1853, di una novella-romanzo intitolata Die Nihilisten.
Nella seconda metà del secolo la polemica contro ogni estetica che concepisca l’arte come fine a sé stessa e l’affermazione della funzione pedagogica, politica e sociale ...
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Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] Il suo volontarismo romantico e decadente lo portò a concepire la letteratura come «azione» e a dare ai suoi scritti un carattere da «giudizio forme trasposte della parabola, dell'allegoria, della novella fantastica (Il tragico quotidiano, 1906; Il ...
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Poeta tedesco (Obersalzbrunn, Slesia, 1862 - Agnetendorf, Prussia, 1946). Ritenuto uno dei maestri del naturalismo tedesco e della moderna drammaturgia europea, vincitore nel 1912 del premio Nobel per [...]
H. esordì con poesie di carattere sociale e con la novella Bahnwärter Thiel (1888), ma subito dopo passò al genere teatrale rivoluzionaria di tutte le opere di H., è il dramma a sfondo storico della rivolta dei lavoratori affamati, alla ricerca del ...
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Scrittore, musicista e disegnatore tedesco (Königsberg 1776 - Berlino 1822). Fra tutti gli scrittori tedeschi dell'epoca romantica é quello che più rapidamente e più saldamente ottenne celebrità anche [...] dare il senso della frattura tra la verità tutta propria dell'arte e la meschina condizione dell'umanità. A questo gruppo di novelle tenne dietro la più originale e più nota delle fiabe fantastico-grottesche di H., Der goldene Topf (1813, pubblicata ...
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Pittore, architetto e scrittore (Arezzo 1511 - Firenze 1574). Artista manierista, fu attivo, come pittore e soprattutto come architetto, in diverse città italiane (Arezzo, Bologna, Napoli, Roma). Il nome [...] Arezzo frequentò la bottega di G. de Pierre de Marcillat; a Firenze studiò con Andrea del Sarto e B. Bandinelli, . Maria ad Arezzo, 1560-64; S. Maria Novella, 1565-67 e S. Croce, 1566-68, a Firenze). Tra le ultime opere, il progetto delle logge ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione [...] .
Vita
Entrò giovane nell'ordine domenicano, che nel 1330 lo mandò a studiare a Parigi. Fu poi lettore di filosofia a Pisa, di teologia a Siena e a Roma. Fatto priore di S. Maria Novella, di cui curò il compimento, divenne vicario della diocesi di ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...