CAROLI, Giovanni
Valerio Marchetti
Nato a Firenze nel 1428 da Carlo della famiglia borghese dei Berlinghieri, è noto nella bibliografia sotto il patronimico "Caroli", creduto cognome. Entrò giovanissimo [...] degli Obitus del convento.
Le opere del C. sono conservate nei seguenti manoscritti: Firenze, Archivio di S. Maria Novella, VIII. C. 4; Ibid., Biblioteca nazionale, Conventi soppressi, A. 3. 495, A. 7. 908, B.4.7, C.8.277-278-279, D.9.278-279, F.4.17 ...
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BENEDETTO (Tiezzi) da Foiano
Cesare Vasoli
Nacque a Foiano in Val di Chiana sullo scorcio del sec. XV. Attratto dalla vita religiosa, vestì giovanissimo l'abito domenicano nel convento dei suo paese [...] del convento, sollecitando da loro e ottenendo la condanna di Benedetto. Questi fu così costretto ad abbandonare S. Maria Novella e a rifugiarsi a Venezia, dove sembra che sia vissuto per tutto il periodo del suo esilio. La caduta del dominio mediceo ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] , il secondo la storia di due fratelli, figure divine scadute a personaggi di novella, narrata con vivacità e una notevole spregiudicatezza. Accanto a queste, ci sono resti di novelle storiche, che raccontano le imprese leggendarie dei re della XVIII ...
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Termine, che nel greco classico significa «inviato, rappresentante» e quindi anche «capo» di una spedizione marittima, usato per designare i messi inviati da Gerusalemme per mantenere i rapporti con le [...] comunità ebraiche della Diaspora.
Religione
Nel Nuovo Testamento a. sono i 12 discepoli (tanti quante le tribù ebraiche) inviati a portare la Buona Novella «alle pecore perdute della casa d’Israele»; sono tutti seguaci fedeli di Gesù, dal battesimo ...
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L’oltretomba secondo la concezione pagana e il luogo di pena per le anime dei peccatori, secondo la concezione cristiana.
L’aggettivo latino infernus racchiudeva una sfumatura intensiva di inferus, indicando [...] mortale, senza pentimento e senza fiducia nella misericordia divina.
È solo a partire dal 9° sec. che l’i., come luogo di supplizi Angelo in Formis, 12° sec., Capua, e di S. Maria Novella, 14° sec., Firenze; timpano della cattedrale di Autun, 12° ...
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Missionario e controversista (Firenze 1243 circa - ivi 1320) domenicano (1267), entrò nel convento di S. Maria Novellaa Firenze e poi in quello di S. Caterina a Pisa. Quindi fu inviato da Onorio IV (1286-87) [...] infine anche coi musulmani. Fuggito da Baghdād alla notizia della caduta di S. Giovanni d'Acri (1291), tornò a Firenze. R. raccolse le sue esperienze di viaggio nel Liber peregrinationis, notevole sia per le precisazioni topografiche sia per ...
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Monaco benedettino (n. tra il 1090 e il 1096 - m. 1143 circa); bibliotecario dell'abbazia di Malmesbury, scrisse i Gesta regum Anglorum, ottima fonte, sino al 1128, per la storia dei regni di Guglielmo [...] I e di Guglielmo II. L'esposizione dei fatti a lui contemporanei (dal 1100 al 1142) è continuata nella Historia novella, ch'egli iniziò verso il 1140, e non poté finire di rivedere. Scrisse inoltre Gesta pontificum anglorum, le biografie di s. ...
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Frate francescano, compagno di s. Francesco stesso; personaggio, forse di fantasia, della letteratura francescana dei primi del sec. 14º, le cui vicende di uomo candido e semplice sono narrate nella Vita [...] latina esiste un volgarizzamento trecentesco (Vita di frate Ginepro) spesso accolto in appendice a edizioni moderne dei Fioretti di san Francesco. È protagonista della novella satirica in ottave Fraa Zenever di C. Porta (1811-15), dove è utilizzato ...
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Prelato di origine bulgara (m. 1439); patriarca dal 1416, prese parte al Concilio di Firenze per l'unione delle Chiese, ma morì prima della promulgazione della bolla di unione, dopo aver accettato i principali [...] punti della dottrina cattolica. Fu sepolto a Firenze in S. Maria Novella. ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] e le recapitava in una buca del cimitero di S. Maria Novella (Nardi, Istorie, II, p. 13).
Al seguito del cardinal la scomunica.
Ma la questione che tra tutte stava più a cuore a Carlo V nell'incontro bolognese era certamente quella del concilio: fin ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...