Pittore (Pontormo, oggi Pontorme, presso Empoli, 1494 - Firenze 1557). Fu esponente della cosiddetta prima maniera, che preannunciò il manierismo. Le sue opere presentano sempre bellezze originali e raffinate [...] Cosimo e M. Albertelli passò, nel 1512, nella bottega di A. Del Sarto con il quale lavorò, secondo il Vasari, fino decorazioni della sala papale nel convento di S. Maria Novella (1515) che attestano la profonda riflessione sui modelli ...
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Pittore (Prato 1457 circa - Firenze 1504). Formatosi alla scuola del padre Filippo e poi di S. Botticelli, svolse una intensa attività pittorica in diverse città, tra cui Firenze e Roma; tra le sue opere [...] più significative si ricordano l'Apparizione della Vergine a s. Bernardo e gli affreschi della cappella Strozzi in S. Maria Novella.
Vita
Figlio di Filippo e di Lucrezia Buti, seguì a Spoleto il padre (1469), dove lavorò come garzone di bottega nel ...
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Pittore (Firenze 1543 - ivi 1592). Scolaro di Ridolfo Ghirlandaio, fu aiuto di G. Vasari a Palazzo Vecchio. Tra le sue opere, la Flagellazione di Cristo (1566) nella chiesa di S. Croce a Firenze, d'impianto [...] michelangiolesco; La bottega dell'orefice (1570-71), nello Studiolo di Francesco I, ricca di particolari di gusto fiammingo; affreschi in S. Giovannino degli Scolopî e nel Chiostro Grande di S. Maria Novella (1580 circa). ...
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CENNI di Pepe (Pepo), detto Cimabue
Miklòs Boskovits
Poco si sa sulla vita del pittore ritenuto, sulla scorta di una citazione dantesca (Purg., XI, 92-97), maestro e precursore di Giotto fin dalla prima [...] raffiguranti. Cristo fra angeli e S. Zanobi fra i ss. Eugenio e Crescenzio nella cappella del Sacramento in S. Maria Novellaa Firenze, proposte per la bottega cimabuesca già dal Toesca (1927) e ora (1973), dopo un lungo disinteresse della critica ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] Biblioteca Piccolomini nel duomo di Siena di Pinturicchio, o anche, forse, degli affreschi nella cappella Strozzi in S. Maria Novellaa Firenze di Filippino Lippi: in qualche modo il discorso del F. corre parallelo ad alcuni episodi eccentrici d'area ...
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GENTILE di Niccolò di Giovanni di Massi, detto Gentile da Fabriano
Marco Bussagli
detto Gentile da Fabriano Non si conosce la data di nascita esatta di questo pittore marchigiano, figlio di Niccolò [...] fisico di un cinquantenne. Se così fosse, la pala potrebbe rappresentare la celebrazione dell'ingresso di Niccolò nel convento di S. Caterina Novellaa Fabriano e la pala sarebbe da datarsi ad annum al 1390. Va da sé che si è nell'incerto campo delle ...
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ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] Incogniti..., in Studi secenteschi, XXVI (1985), p. 102; R. Rinaldi, Le novelle pretesto di S.E., in Metamorfosi della novella, a cura di G. Bárberi Squarotti, Foggia 1985, pp. 145-178; A. Corboz, Canaletto..., Milano 1985, pp. 483, 529 n. 131; M ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] e concettuale che si ricollega con una certa riflessione alla tradizione del Duecento" (Perrig, 1986).
Nel 1343 A. lavorò come pittore in S. Maria Novellaa Firenze per la Compagnia di Gesù Pellegrino; tra il 1343 e il 1346 risulta iscritto all'Arte ...
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Andrea Pisano (o da Pontedera o di Ugolino)
G. Kreytenberg
Orafo e scultore, capomastro dell'Opera del duomo a Firenze e Orvieto, nacque a Pontedera intorno al 1295 - il padre, ser Ugolino, era notaio [...] 1330; il 6 novembre l'orafo fiorentino Piero di Jacopo era stato inviato a Pisa per copiare le porte di bronzo del duomo e il 13 gennaio erano la Madonna con Bambino in S. Maria Novellaa Firenze, evidenzia chiaramente le differenze nei dettagli ...
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GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] con Nardo all'esecuzione degli affreschi della cappella Strozzi nella chiesa fiorentina di S. Maria Novella, eseguiti fra il 1353 e il 1357; sono concordemente attribuite a G. le figure dei Padri della Chiesa nel sottarco dell'arcone d'ingresso e le ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...