MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] fili di una tradizione la cui continuità e il cui prestigio apparivano minacciati; lo stesso sforzo che portò il MANTOVA BENAVIDES, Marco a pubblicare la collezione di ritratti di giuristi (Illustrium iureconsultorum imagines) capaci di dare il senso ...
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GOSIA, Martino
Giorgio Tamba
Nacque verso l'anno 1100. Sarti e Savigny, sulla scorta di notizie tratte dai testi del Piacentino, di Guglielmo da Pastrengo e di Cino da Pistoia, hanno indicato in Bologna [...] ha tramandato concordemente il numero (quattro) e i nomi: Bulgaro, il G., Ugo di Porta Ravegnana e Iacopo. Erano i più famosi di una schiera di maestri che attirava a Bologna da ogni parte dell'Impero un grande numero di studenti.
Un anonimo cronista ...
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DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] rientrare in un progetto più organico ed ambizioso abbandonato dopo esser stato portato avanti per anni (il Tractatus non contiene citazioni di opere o fatti posteriori al 1572). A questi motivi d'interesse sono da aggiungere quelli dovuti allo stile ...
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ESTOUTEVILLE (Tuttavilla), Guillaume (Guglielmo) d'
Anna Esposito
Nato in Normandia verso il 1412 da una nobile famiglia imparentata con la casa reale di Francia, fu creato cardinale da Eugenio IV il [...] restaurare le fortificazioni e costruire il palazzo vescovile, mentre a Frascati, oltre agli ampliamenti del palazzo della Camera apostolica, fece costruire un acquedotto sotterraneo che portava l'acqua da Grottaferrata.
Della sua potenza finanziaria ...
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FERRINI, Contardo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, il 4 apr. 1859, da Rinaldo e da Luigia Buccellati.
La famiglia era di origine svizzera: il nonno Gaspare Antonio (1797-1867) fu farmacista [...] feriali si recava ad assistervi in qualche chiesa esterna, osservando la confessione quasi quotidiana; questi atteggiamenti lo portaronoa qualche contrasto e ad una certa freddezza anche con lo zio Buccellati, prete intellettuale e mondano, che ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] , sul ricordo della giovanile canzone leopardiana, tendevano a esaltare l'italianità, o addirittura il patriottismo del M., parlò di "fraintendimento antistorico", portandone come esempio insigne G. Carducci. Di questo scrittore però Treves ricordò ...
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COSTA, Emilio
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Parma il 16 giugno 1866 da Antonio, magistrato, e da Eloisa Musiari, morta nel darlo alla luce (il C. le dedicò una raccolta di versi giovanili: Primule, Parma [...] ", (1893), pp. 407-527.
L'esigenza del confronto fra mondo greco e mondo romano, sorta dalla lettura di quelle fonti, portò il C. a porsi il problema dell'apporto della filosofia greca al diritto romano. La prolusione parmense del 14 dic. 1891 su La ...
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BONAINI, Francesco
Giulio Prunai
Nacque il 20 luglio 1806, a Livorno, da Domenico, "mezzano di cambi" (cioè sensale), d'una famiglia israelita da tempo convertita, e da Giuseppa Carboni, figlia del [...] come i nuovi governanti tenessero in poco conto e le memorie patrie e gli istituti archivistici. Sempre il suo stato di salute non gli permise di portarea termine e di completare l'indagine sugli archivi delle Marche e dell'Umbria e lo obbligò ...
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AURISPA, Giovanni
Emilio Bigi
Nacque a Noto (patria di altri tre umanisti contemporanei, Giovanni Marrasio, Giovanni Campiano e Antonio Cassarino), verso la metà del 1376. In alcuni documenti egli è [...] anni, tenendo una specie di pensionato scolastico, e non senza recarsi più volte a Bologna, a Firenze e a Pisa per vendere i codici greci portati dall'Oriente. Nel 1419, a Firenze, riuscì ad entrare nella corte del papa Martino V, allora di passaggio ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] giuridico statale (1962) dove il B. portò, oltre alla sua dottrina, anche le peculiari , XXXI (1980), n. 7-8, pp. 37 ss.; AA. VV., V. B. Servire, a cura di G. Martina e A. Monticone, Roma 1981; AA. VV., V. B. un cristiano per il mondo, Roma 1982; G ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...