Musicista (Firenze 1490 circa - Venezia o Firenze 1545). Canonico a Rimini, poi (1536) monaco dei crociferi a Bergamo e a Venezia, propose e svolse in varî lavori teoretici (celebri Il Thoscanello de la [...] musica, 1523, e Il Lucidario in musica, 1545) dottrine geniali e anticipatrici, contribuendo fra l'altro allo sviluppo, nell'ambito del contrappunto, dei valori propriamente armonistici ...
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Pastore valdese (San Germano Chisone, Pinerolo, 1839 - Guttannen, Svizzera, 1904); pastore (1867-72) a Venezia, poi prof. nella Facoltà teologica valdese di Firenze, ove fondò il periodico La rivista cristiana [...] (1873-87). Tra i suoi studî si ricordano: Storia dei martiri della riforma italiana (1879), Histoire des Vaudois d'Italie (1887), I nostri protestanti (2 voll., 1895-97) ...
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Ufficiale del genio italiano (Savona 1791 - Torino 1861); comandante del genio nella campagna del 1848, si distinse all'assedio di Peschiera e meritò la nomina a capo di S. M. Ministro della Guerra e della [...] Marina nel ministero Gioberti (febbraio 1849), fu per brevissimo tempo anche presidente del Consiglio. Dopo Novara riprese il comando del genio ...
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Scrittore italiano (Trieste 1843 - ivi 1904); sostenitore dell'italianità di Trieste, combatté con Garibaldi a Bezzecca; fu giornalista vivace, illustrò la Venezia Giulia e il Friuli (Marine istriane, [...] 1890; Alpi Giulie, 1895), e rievocò felicemente costumi ed eventi del passato (I nostri nonni, 1888; I tempi andati, 1891; Il Trecento a Trieste, 1897). ...
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Attore (Ferrara 1563 - ivi 1645 circa); recitò con la maschera di Frittellino; fu direttore della compagnia degli Accesi. Fu più volte applaudito con quella maschera, a Parigi (1600-01 e 1608) e a Vienna [...] (1613-14). Pubblicò, tra l'altro, opere contenenti notizie sui teatri e i costumi del tempo ...
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Pittore (Bologna 1648 - ivi 1729). Allievo prediletto di C. Cignani, lavorò a Genova, Modena, Piacenza e Roma; a Bologna, con la collaborazione del quadraturista E. Haffner, dipinse nella chiesa del Corpus [...] Domini, svolgendovi una grandiosa decorazione illusionistica; nella chiesa di S. Bartolomeo, con L. Quaini, eseguì tre grandi affreschi ...
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Pittore (Milano 1828 - ivi 1897). Risentì, nei suoi primi studî, l'influsso dei paesaggisti francesi. Tralasciò la pittura per seguire Garibaldi nelle sue campagne; poi si dedicò, di preferenza, a temi [...] di battaglie e d'ippica (Pastrengo, 1884; Carica di cavalleggeri a Montebello, Galleria d'arte mod. di Roma). ...
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Pittore (Stradella 1723 - Parma 1803). Studiò a Firenze con V. Menni e poi a Parigi, con F. Boucher. Pittore ufficiale della corte di Parma, fu abile ritrattista. La sua opera principale è La famiglia [...] di don Filippo di Borbone (1758-59 circa), nella Galleria nazionale di Parma ...
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Pittore (Voltri 1606 - Genova 1657). Allievo di A. Ansaldo. Dipinse la Cena nel Santuario del Monte, affreschi in S. Siro, la Lavanda dei piedi nell'Accademia ligustica, dimostrandosi pittore affine a [...] Gioacchino Assereto, del quale però non ha la robustezza di stile. ...
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Ufficiale del genio italiano (Genova 1823 - La Spezia 1870). Nipote di Agostino, progettò l'arsenale di La Spezia e, con l'appoggio di Cavour e di Menabrea, riuscì a farne approvare la costruzione, che [...] diresse dal 1861 al 1869 ...
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Dio me l'ha data, guai a chi la tocca!
Dio me l’ha data, guài a chi la tócca! – Frase che si ritiene pronunciata da Napoleone I nel cingere la Corona ferrea, il 26 maggio 1805.
la1
la1 art. det. f. sing. [lat. ĭlla, femm. di ille «egli»]. – È il femminile corrispondente all’articolo maschile il, lo; si usa davanti a qualsiasi consonante e, generalmente con l’elisione, davanti a vocale: la casa, l’isola, l’unità....