GIOVANNI di San Vincenzo al Volturno
Antonio Sennis
Di lui si ignorano la data e il luogo di nascita, e anche le sue origini familiari sono affatto oscure. Si sa soltanto che fu attivo nella comunità [...] Giovanni, in Bull. dell'Istituto storico italiano per il Medio Evo, LVII [ 1941], pp. 84-87) identifica in G. l'abate Giovanni (VI) successore di Amico (1139-44).
L'importanza dell'opera di G. sta nel fatto che la documentazione abruzzese-molisana ...
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Alberti, Orso
Renato Piattoli
, Membro della famiglia dei conti di Vernio e di Mangona, figlio di quel Napoleone A. (v.) incontrato da D. nella Caina (If XXXII 55-60); in lui si vuol riconoscere il [...] famiglia fiorentina degli A. del Giudice piuttosto che a quella feudale, mentre l'autore delle Chiose Vernon lo dice degli Abati), e ugualmente concordi sono nel ricercare le cause del delitto in motivi d'interesse familiare. Di lui dice Benvenuto ...
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Comune della prov. di Grosseto (227 km2 con 15.077 ab. nel 2008). Sorge sull’estremità della stretta penisola che si protende nella laguna cui dà il nome ed è congiunta al Monte Argentario da una diga [...] centro commerciale e industriale. Porto peschereccio. Turismo balneare.
Già centro etrusco, poi romano, nell’805 fu possesso degli abati delle Tre Fontane. Nel 1555 fu conquistata dagli Spagnoli che ne fecero la capitale dello Stato dei Presidi. Nel ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] i nomi, come i due zii Folcheraldo e Lamberto e i due cugini Folcheraldo e Pietro.
Non ancora quindicenne, A. pregò un abate ch'egli conosceva di accoglierlo nel suo monastero, ma ne ebbe un rifiuto, mancando il consenso del padre, e non fu accettato ...
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GERALDO
Irene Scaravelli
Non conosciamo il luogo e la data della sua nascita; secondo Leone Marsicano era di origine tedesca. Fu monaco a Montecassino e venne ordinato arcivescovo di Siponto (Foggia) [...] per 64 anni la sede dell'"episcopus Croatorum"; venne inoltre, allora, risolta la controversia tra il vescovo di Zara Stefano e l'abate Pietro di S. Crisogono della stessa città; di quest'ultima vertenza ci è stato conservato in parte il decreto, che ...
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Comune della prov. di Torino (50,3 km2 con 35.143 ab. nel 2008), situato a 376 m s.l.m. ai piedi dei rilievi prealpini, presso il torrente Lemina. Centro di industrie e di intense attività commerciali. [...] Occidentali all’Italia. Nel 10° sec. era fortezza dei conti Manfredo, dai quali nel 1078 passò per donazione agli abati benedettini di S. Maria di Pinerolo. Contro le pretese annessionistiche dei vescovi di Torino, gli abitanti di P. appoggiarono ...
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Comune della prov. di Frosinone (88,2 km2 con 13.280 ab. nel 2008). Il centro è posto su un terrazzo alla sinistra del Liri, alla confluenza con il rio San Martino. Sul Liri è il ‘ponte curvo’ (il medievale [...] alle dipendenze dapprima dei principi di Capua e quindi dei duchi di Gaeta; nel 1104 circa passò alle dipendenze degli abati di Montecassino. Nel 15° sec., P. entrò a far parte dei domini pontifici, unita territorialmente a Benevento (1463). Papa ...
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RANIERO da Ponza
Valeria de Fraja
RANIERO da Ponza. – Nacque nel XII secolo in data imprecisata e in luogo sconosciuto; ignota è anche la data del suo ingresso nell’ordine cistercense.
Il cronista inglese [...]
Il monaco eremita si spense infine tra il 1207 e il 1209, periodo in cui il cardinale Ugo di Ostia diresse a tre abati cistercensi la sua lettera in mortem di Raniero.
Il cardinale lo ricorda come un pater e ne evoca le qualità religiose, esegetiche ...
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FLAVIGNY-sur-Moselle (A. T., 32-33-34)
Stefano Hilpisch
Comune della Francia, dipartimento di Meurthe-et-Moselle, situato a 15 km. da Nancy. Conta circa 1000 abitanti, ed è famoso per l'antica abbazia [...] ., III, p. 150 segg.) che ebbero la loro origine nell'abbazia, e per l'abate Ugo (1096), autore del Chronicum Virdunense. Dal 1470 l'abbazia passò agli abati commendatarî, e nel 1644 alla congregazione dei maurini; nel 1769 rimanevano nell'abbazia 8 ...
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ANDREA da Faenza
Tommaso Leccisotti
Nato nella prima metà del sec. XIV ed entrato fra i camaldolesi, A. era nell'anno 1369 priore del monastero di S. Cipriano di Murano. In quell'anno Urbano V, volendo [...] progressivo sfaldamento della disciplina monastica. All'abbazia quindi, restituita nello stato pristino di "nullius", il pontefice prepose abati con l'antica giurisdizione. Primo nella serie era comunemente ricordato A. da Faenza. Ma in realtà Urbano ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).