Comune della prov. di Frosinone (88,2 km2 con 13.280 ab. nel 2008). Il centro è posto su un terrazzo alla sinistra del Liri, alla confluenza con il rio San Martino. Sul Liri è il ‘ponte curvo’ (il medievale pons curvus), a sei luci, dal quale la città trae il nome. Attività industriali nei settori alimentare, tessile, meccanico, della manifattura di tabacco, dei materiali da costruzione.
Fondata come centro fortificato (886 ca.) P. fu contea alle dipendenze dapprima dei principi di Capua e quindi dei duchi di Gaeta; nel 1104 circa passò alle dipendenze degli abati di Montecassino. Nel 15° sec., P. entrò a far parte dei domini pontifici, unita territorialmente a Benevento (1463). Papa Alessandro VI nel 1496 la costituiva in principato per il figlio Giovanni, ma Cesare Borgia la tolse al fratello, dopo averlo assassinato (giugno 1497). Con Giulio II P. tornò alla Chiesa fino al 1769, quando l’occupò Ferdinando I di Borbone re delle Due Sicilie. Restituita alla Santa Sede, fu presa nel gennaio 1799 dai Francesi, ma poi riconsegnata alla Santa Sede, l’anno successivo, dai Borboni di Napoli. Nel 1800 se ne impadronì Napoleone, che ne fece un principato per il generale J.-B.-J. Bernadotte: quando questi passò sul trono di Svezia, la città rimase incorporata all’impero francese. Occupata da G. Murat nel 1814, dopo la Restaurazione tornò alla Santa Sede; il 7 dicembre 1860 un’insurrezione popolare, poi sanzionata da plebiscito, l’univa al Regno d’Italia.