Comune della prov. di Caserta (48,6 km2 con 18.964 ab. nel 2008), situato a 24 km circa dal Mar Tirreno, in un’ansa del Volturno. Intensa l’attività agricola. Fra i settori industriali, hanno importanza il farmaceutico e l’alimentare.
In età romana la città si chiamava Casilinum; cambiò nome nell’840 quando vi si rifugiarono, portandone il nome, gli abitanti dell’antica Capua. Gastaldato del ducato di Benevento, diocesi dal 4° sec. e retta dai conti dal 7° sec., C. fece parte del principato di Salerno (847), quando questo si staccò dallo Stato beneventano e divenne poi principato indipendente ( principato di C.) nel 900 quando Atenolfo, conte di C., s’impadronì di Benevento e resse, con il titolo di principe, le due città. Nel 10° sec., con un ruolo antipontificio e filobizantino, il principato accrebbe la sua importanza. Il principe Pandolfo IV sottomise Napoli, Gaeta e Montecassino ma la rottura con Salerno provocò il saccheggio delle sue terre da parte dell’imperatore Corrado. Rifugiatosi a Costantinopoli, Pandolfo tornò con nuove forze e ottenne il principato (1047) ma non riuscì a restaurare la sua potenza. Nel 1059 il normanno Riccardo Drengot ne fece il centro delle sue fortunate conquiste. C. si sottomise a Ruggero II di Sicilia nel 1134. Nel 1501 subì un celebre assedio da parte di Cesare Borgia.