Giurista musulmano di scuola ḥanafita (Kūfa 731 - Baghdād 798). Discepolo di Abū Ḥanifa e giudice supremo in Baghdād, contribuì potentemente, anche con l'insegnamento e i responsi, all'elaborazione e diffusione [...] di quel sistema giuridico. Delle sue opere ci è giunto solo il Kitāb al-kharāǵ ("Libro dell'imposta fondiaria"), preziosa fonte per le condizioni economiche e sociali della prima epoca abbaside. ...
Leggi Tutto
Iltutmish, Shams al-din
Sovrano (m. 1236) della dinastia degli Schiavi, che governarono il sultanato di Delhi. Ex schiavo turco a servizio di Qutb al-din Aibak (1206-11), si impadronì del trono dopo [...] il suo potere fu legittimato dalla proclamazione ufficiale come «sultano d’India» da parte di un rappresentante del califfato abbaside di Baghdad. Durante il suo regno l’Unione dei quaranta, consiglio consultivo del sovrano, acquisì maggiore autorità ...
Leggi Tutto
Selim I
Sultano ottomano (Amasya 1470 ca.-Istanbul 1520), figlio di Bayazid II. Succedette al padre nel 1512, assicurandosi il trono con l’uccisione dei fratelli e dei nipoti. Con la vittoria sullo shah [...] e in Iraq; conquistò in seguito la Siria e l’Egitto (1516-17), ponendo fine al sultanato mamelucco e al califfato-ombra abbaside che vi era connesso. È noto con il titolo di Yavuz «il forte» o «il crudele»; buon letterato, compose un canzoniere in ...
Leggi Tutto
Baibars
Sultano musulmano d’Egitto, quarto della serie dei mamelucchi bahriti (n. 1233-m. 1277). Schiavo di origine turca, ascese al trono grazie al suo valore militare e alla sua assenza di scrupoli, [...] e sottomise gli Assassini. Dopo la conquista mongola di Baghdad (1258), accolse in Egitto un superstite della famiglia abbaside e lo riconobbe come califfo, dando così inizio al califfato sotto tutela mamelucca, che sarebbe durato fino al 1516 ...
Leggi Tutto
(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] 'autorità delegata, sanzionata dalla proclamazione nella predica del venerdì del nome del sovrano supremo dopo quello del califfo abbaside di Baghdad, fonte teorica dell'autorità. Il riferimento politico e religioso della dinastia era l'Islam sunnita ...
Leggi Tutto
Saladino
Silvia Moretti
Un grande eroe della storia dell’Islam
Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide [...] regnava una dinastia di califfi di fede sciita, i Fatimidi, che non avevano riconosciuto l’autorità del califfo abbaside di Baghdad, dichiarandosi indipendenti (califfato).
Saladino si mise in luce nella vittoriosa campagna in Egitto e, alla morte ...
Leggi Tutto
DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] però la qualifica di "babilonese" (bablī), che per Bagdash, contemporaneo di D., può indicar solo un'origine dalle province del ‛Irāq abbaside o una pur vaga relazione con queste (di Baghdād era, p. e s., il mistico "babilonese" Abū Ahărōn, venuto in ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] pp. 155-79) e al-Hādī, i successivi sulla propaganda e la rivoluzione abbasside (Studi su Abū Muslim. I. Abū Muslim e gli ‛Abbāsidi, «Rendiconti dell’Accademia dei Lincei», s. VIII, 1949, 4, pp. 323-35; Studi su Abū Muslim. II. Propaganda e politica ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] la lingua araba, l’acutezza nel formulare giudizi storici. Lo studioso manifestò sempre maggiore interesse per gli Omayyadi che per gli Abbasidi, nonostante scrivesse un saggio su al-Ma’mun e gli alidi che anticipava un filone di studi più attuale e ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] pp. 155-79) e al-Hādī, i successivi sulla propaganda e la rivoluzione abbasside (Studi su Abū Muslim. I. Abū Muslim e gli ‛Abbāsidi, «Rendiconti dell’Accademia dei Lincei», s. VIII, 1949, 4, pp. 323-35; Studi su Abū Muslim. II. Propaganda e politica ...
Leggi Tutto
abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...