MANTOVA
A. Calzona
(lat. Mantua)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata nella pianura Padana.Le varie fasi della storia insediativa della città sono strettamente legate all'acqua e alle [...] con l'imperatore Decio e dell'Adorazione dei Magi mostrino strette relazioni con due miniature del Psalterium David proveniente dall'abbaziadelPolirone a San Benedetto Po (v.) e conservato, assieme ad altri codici prodotti dallo stesso scriptorium ...
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Silvia Moretti
Circondata dall’acqua a difesa dei suoi confini, Mantova è una fortezza naturale – come scrive M. nell’Arte della guerra (VII 2) –, plasmata dalle vicende della famiglia Gonzaga, al governo della città dai tempi del capostipite Luigi (1268 ca. - 1360), fino al 1708, anno della sua annessione ... ...
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Comune della Lombardia. Fondata (6°-5° sec. a.C.) forse dagli etruschi, nel 5° sec. M. fu occupata dai galli e, in seguito, Roma vi fondò una colonia, Mantua, ricordata già nel 214; durante le guerre civili perdette per confisca parte del territorio, a favore dei veterani (41 a.C.). Saccheggiata dai ... ...
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Comune della Lombardia (64 km2 con 48.835 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa Pianura Padana, nella parte interna di un’ansa del Mincio, circondata dall’acqua su tre lati; ciò ha influito sullo sviluppo urbanistico, necessariamente volto verso S, unico lato non sbarrato dall’acqua, ... ...
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Adolfo Cecilia
Giancarlo Savino
Pier Vincenzo Mengaldo
(Mantua). – Città della Lombardia, posta nella bassa pianura padana, sulla riva destra del Mincio, ove questo forma un vasto lago che cinge la città a semicerchio da nord-ovest a est, e che è diviso in tre sezioni dette Lago Superiore, di Mezzo ... ...
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(XXII, p. 167; App. I, p. 818; II, 11, p. 261)
Aldo PECORA
Notevole è stato l'incremento demografico del comune di Mantova negli ultimi vent'anni: la sua popolazione residente è infatti cresciuta del 44,6% rispetto al 1936, passando da 40.467 (1936) a 53.810 (1951) e successivamente a 59.205 (1959). ... ...
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(XXII, p. 167; App. I, p. 818)
Giuseppe Caraci
La popolazione residente nella provincia è passata da 407.977 abitanti nell'aprile 1936 a 424.070, calcolati il 31 dicembre 1947. Al 1° maggio 1948, la popolazione presente nel comune era calcolata a 55.608 ab. In seguito ad incursioni aeree, Mantova ... ...
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(XXII, p. 167)
La città, pregiudicata dalla sua stessa funzione, esercitata in passato, di fortezza, non ha ancora un piano regolatore che ne consenta lo sviluppo organico. Tuttavia in questi ultimi anni furono abbattute in buona parte le abitazioni del vecchio ghetto e sostituite con edifici moderni, ... ...
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(A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata a 20 m. s. m., nella bassa Pianura Padana, in singolare posizione, poiché da tre lati è ... ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] della sua scuola sono chiaramente leggibili nei cantieri del 1107 e del 1129 della cattedrale di Cremona, nel portale dell'abbazia di Nonantola, nella cattedrale di Piacenza (1122), nell'abbaziadelPolirone a San Benedetto Po.Con Lanfranco e ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] artisti inserite nelle storie delle singole abbazie - esemplare quella del monaco di San Gallo Tuotilo (825 lat. 592, Roma 1991; G. Zanichelli, Lo scriptorium di San Benedetto al Polirone nei secoli XI e XII, in A. C. Quintavalle, Wiligelmo e Matilde ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] di quelle dei suoi successori. È lecito aspettarsi che questa abbazia regia sia stata dotata sin dall'inizio di edifici monastici adeguati 111-122; P. Piva, Da Cluny a Polirone. Un recupero essenziale del romanico europeo, San Benedetto Po 1980; B. ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] diffuso è quello della serie di arcatelle su colonne, che possono ospitare le Virtù cardinali, come nell'abbazia di S. Benedetto al Polirone (prov. di Mantova), del 1154, o i Mesi, come a S. Colombano di Bobbio (prov. di Piacenza) e nel S. Michele ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] parrocchiale di San Benedetto Po (già abbaziale di Polirone), forse risalente al 1070-1080 (Quintavalle, 1991), dell'abbazia di Postel, della metà o del terzo quarto del sec. 12°, o quello dell'abbazia di Parc, della fine del sec. 12° o già del 13 ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] S. Maria Assunta di Calvenzano, a Vizzolo Predabissi (Milano). A S. Benedetto al Polirone invece i frammenti del ciclo dei mesi riferibile al portale dell'abbazia denunciano, nel vigoroso realismo dei tratti, la mano di Wiligelmo, dunque di quanto di ...
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SAN BENEDETTO PO
G. Zanichelli
Centro, in prov. di Mantova, sviluppatosi intorno all'abbazia sorta in origine su un isolotto formatosi nell'alveo del Po alla sua confluenza con il fiume Lirone, ora [...] uno dei principali centri di diffusione della riforma gregoriana. L'abbazia fu obiettivo delle mire di Enrico IV (1054-1106), che 1978, pp. 13-65; id., Da Cluny a Polirone. Un recupero essenziale del romanico europeo, San Benedetto Po 1980; id., Il ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] oggetti liturgici: Nonantola, Polirone, Modena, Cremona, Piacenza , pp. 213-307; M. Salmi, L'abbazia di Pomposa, Milano 1933; G. de Francovich, Romagna, Milano 1985; Nicholaus e l'arte del suo tempo, "Atti del Seminario in memoria di C. Gnudi, Ferrara ...
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