Movimento di rivendicazione dei diritti economici, civili e politici delle donne; in senso più generale, insieme delle teorie che criticano la condizione tradizionale della donna e propongono nuove relazioni [...] tutela delle donne vittime di violenza. Tra le battaglie più importanti del movimento femminista vi fu quella per la legalizzazione dell’aborto.
Con il sopravvenire della crisi economica e del terrorismo, verso la fine degli anni 1970 il f. cessò di ...
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Insieme di teorie che offrono un’analisi critica del diritto e delle sue categorie ordinanti, muovendo da un’ottica di genere, diversamente interpretata a seconda delle varie opzioni politiche e filosofiche che il f. ha espresso a partire dalla fine degli anni 1960. L’intento principale, comune pressoché ... ...
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Movimento di rivendicazione dei diritti economici, civili, e politici delle donne; in senso più generale, insieme delle teorie che criticano la condizione tradizionale della donna e propongono nuove relazioni tra i generi nella sfera privata e una diversa collocazione sociale in quella pubblica. Il ... ...
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Per filosofie del femminismo si intende la pluralità di teorizzazioni e pratiche che vanno dalle prime formulazioni del prefemminismo, agli studi sulla costruzione del genere (➔), al pensiero della differenza sessuale, sino alle elaborazioni più recenti, quali l’Anglo-American feminist criticism, le ... ...
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Margherita Zizi
Emancipazione e liberazione delle donne
Il femminismo è un movimento che si oppone alla concezione tradizionale della donna come subalterna e inferiore all'uomo: tale inferiorità non è altro che la disuguaglianza creata da secoli di predominio maschile. Come movimento organizzato il ... ...
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Chiara Saraceno
sommario: 1. Introduzione. 2. Femminismo, femminismi. 3. Il contesto storico del femminismo. 4. Uguaglianza e differenza. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il femminismo nasce dalla presa di coscienza di una asimmetria, di una disuguaglianza tra i sessi a livello sociale e politico. Esso ... ...
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Chiara Saraceno
Introduzione
Il femminismo nasce dalla presa di coscienza di una asimmetria, di una disuguaglianza tra i sessi a livello sociale. È quindi innanzitutto una denuncia di tale situazione, dei rapporti di potere e di gerarchia che essa instaura nella società, dei processi di esclusione, ... ...
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(XIV, p. 990; App. IV, I, p. 766)
Dopo l'esplosione degli anni Settanta, la lotta per il diritto alla sessualità e all'aborto, contro la violenza sulle donne e per il cambiamento globale della società sessista, negli anni Ottanta il f. entra in Italia e nei paesi Occidentali in una nuova fase, caratterizzata ... ...
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La nuova realtà dei movimenti femministi emerge agl'inizi degli anni Sessanta negli Stati Uniti e rapidamente si estende nei paesi a capitalismo avanzato. Se le suffragette all'inizio del secolo si battevano per conquistare diritti civili uguali agli uomini nella società, le femministe odierne lottano ... ...
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Quantunque si siano volute trovare le radici del movimento femminista nella più remota antichità, esso ha un'origine assai più recente.
L'origine del movimento femminista risale a quel gran tumulto di idee, suscitato dalla Rivoluzione francese: all'Assemblea costituente fu presentato il Cahier des doléances ... ...
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Nascite, controllo delle
Silvana Salvini
Introduzione: concetti, definizioni, modelli esplicativi
Nelle tendenze della fecondità europea a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si possono individuare [...] cifra di 5-8.000 decessi all'anno. Marie Stopes nel 1931 rivelò sul "Times" di aver ricevuto 200.000 richieste di aborto in tre mesi. Le successive ricerche di Kinsey misero in luce che negli Stati Uniti una donna coniugata su cinque aveva avuto un ...
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nàscite, contròllo delle Regolazione naturale o indotta del numero degli individui di una specie. Tale regolazione è condizionata da diversi fattori, alcuni legati direttamente alla situazione ambientale [...] che è fortemente invasivo dal punto di visto medico-sanitario e ha profondi risvolti psicologici e morali. Il ricorso all'aborto è quasi sempre regolato per legge, in Italia dal 1978. Molto recentemente si è profilata la diffusione della cosiddetta ...
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OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] sul ruolo del governo, su vari programmi di politica interna, nonché su un'ampia gamma di questioni sociali che andavano dall'aborto ai rapporti razziali. In tutto l'arco di tempo considerato e su tutti gli argomenti trattati, le risposte fornite dai ...
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Bader Ginsburg, Joan Ruth. – Giurista e magistrato statunitense (New York 1933 - Washington 2020). Conseguita nel 1954 la laurea in Diritto presso la Cornell University, ha svolto attività di docenza presso [...] politica coincide con le più significative battaglie sociali della storia statunitense degli ultimi decenni, dal diritto all'aborto all'assistenza sanitaria gratuita, fino alle unioni omosessuali e alle questione immigratoria. Al denso percorso umano ...
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In senso generale è l'azione svolta dai pubblici poteri nel campo della popolazione; può assumere aspetto quantitativo o qualitativo. Rientrano nel primo aspetto sia le misure rivolte ad accrescere l'entità [...] dei figli a carico (r. decr. legge 4 febbraio 1937, n. 463); lotta contro la propaganda anticoncezionale, il procurato aborto, l'infanticidio (r. decr. 6 novembre 1926, n. 1848, per l'approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza ...
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Fecondità
Antonio Santini
Introduzione
Nella vita di una persona non esiste evento più ricco di significato e di implicazioni future del divenire genitore, e non esiste aspetto del comportamento individuale [...] probabilmente molto breve se questa si conclude con un aborto, assai più lunga quando l'esito è un bambino di un diffuso ed efficace uso della contraccezione - così come dell'aborto indotto - la fecondità, pur elevata, non superava valori medi ...
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Donna
Evelyne Sullerot
di Evelyne Sullerot
Donna
sommario: 1. Introduzione. 2. Psicologia. 3. Condizione sociale della donna. 4. Posto della donna nell'istruzione e nel mondo del lavoro. □ Bibliografia.
1. [...] pari del diritto di scegliere, donde le campagne per la liberalizzazione delle leggi che in certi paesi vietano l'aborto. È evidente che questi nuovi atteggiamenti comportano in certe società un tale sconvolgimento dell'etica e della morale femminili ...
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femminicidio
femminicìdio s. m. – Termine con il quale si indicano tutte le forme di violenza contro la donna in quanto donna, praticate attraverso diverse condotte misogine (maltrattamenti, abusi sessuali, [...] , è la causa di una strage silenziosa di milioni di figlie. La selezione sessista avviene prevalentemente prima del parto, attraverso l’aborto, o dopo la nascita, mediante l’abbandono o l’omicidio delle neonate. Sono le cifre stesse a segnalare un ...
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Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] Bioetica
Controllo delle n. In generale, le pratiche di controllo della fertilità umana (in particolare contraccezione, sterilizzazione e aborto), con riferimento sia alle singole famiglie sia alla popolazione di un paese o di un gruppo di paesi. In ...
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aborto
abòrto s. m. [dal lat. abortus -us, der. di aboriri «perire», comp. di ab «via da» e oriri «nascere»]. – 1. a. Nella donna, interruzione della gravidanza prima del 180° giorno: a. spontaneo, dovuto a cause naturali, provocato da cause...
abortismo
s. m. Posizione propria di chi sostiene la liceità dell’aborto. ◆ Ma come si fa a ingoiare un cocktail con dentro tutto e il contrario di tutto? Difesa della vita e abortismo sfrenato, attenzione alla famiglia e legalizzazione di...