Erudito e poligrafo ebreo (Toledo 1092 - Calahorra 1167), visse in Spagna, Francia e Italia. Autore di opere filosofiche d'ispirazione neoplatonica (Yēsōd Mōrā "Fondamento del timor di Dio"; Ḥay ben Mēqīṣ "Il vivente figlio del desto") e di commento a una gran parte della Bibbia ebraica, che costituiscono la più notevole produzione della scuola esegetica giudeo-spagnola. Scrisse anche opere grammaticali ...
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Medico e filosofo (n. Abano 1250 - m. prima del 1318). Interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, nutrita dell'apporto della [...] versioni di scritti medici (di Galeno e Dioscuride), e la revisione della versione latina di scritti astrologici di Abrāhāmibn ῾Ezrā. Il Conciliator, l'opera maggiore di P., è un grande manuale scientifico nel quale, attorno alla centrale tematica ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] profana quanto in quella religiosa; nel 12° Mōsheh b. ῾Ezrā di Granata e Yĕhūdāh ha-Lēwī di Toledo, Yĕhūdāh al- Ibn Gĕbīrōl: La fonte di vita); elementi aristotelici vi compaiono però ben presto, finché l’aristotelismo (principalmente con Abrāhām ...
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