Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] , sorge nell’8° sec. il caraismo, la cui diffusione è vastissima nelle comunità della diaspora. Nell’ambito dell’ebraismotradizionale si diffondono movimenti di intensa spiritualità, come il hasidismo tedesco del 12° e 13° sec. che promuove la ...
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Dottore ebreo (n. nel distretto di el-Fayyūm 882 d.C. - m. Sūrā, Babilonia, 942). Fu il maggiore dei gĕōnīm e il fondatore della filosofia ebraica medievale. A lui si deve da un lato l'affermazione dell'ebraismo [...] tradizionale contro il movimento dei caraiti, dall'altro lato l'introduzione nell'ebraismo stesso di elementi della cultura araba, e attraverso essa di quella classica. L'opera filosofica principale di S. è il trattato in arabo Kitāb al-amānāt wa 'l- ...
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Rabbino e medico (Venezia 1654 - Londra 1728). Esercitò dal 1702 il rabbinato a Londra; fu apologeta dell'ebraismotradizionale, in polemica con caraiti (Maṭeh Dan "La verga di Dan", in ebraico e spagnolo, [...] 1710) e sabbatiani (Esh Dat "Il fuoco della religione", in ebraico, 1715); venne criticato a causa di una presunta adesione al panteismo spinoziano ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] , e per ciò che concerne alcune sette ultraortodosse (come i Neturei Karta, Difensori della città) sino a oggi, l'ebraismotradizionale osteggiò o perlomeno vide con occhio molto sospetto gli sforzi sionisti di creare la prima comunità laica ebraica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il processo di secolarizzazione, che coinvolge l’Europa del XIX secolo, segna in profondità [...] in concrete pratiche politiche. Date tali premesse la riforma della religione ebraica incide su tutti gli aspetti dell’ebraismotradizionale: abbandona le preghiere per la venuta di un Messia personale, si avvicina alle moderne tecniche di critica ...
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SA‛ADYĀH ben Yōsēf al-Fayyūmī
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato nell'882 in Egitto, nel distretto del Fayyūm (o forse nel vicino villaggio Dilāṣ), morto nel 942 a Sūrā in Babilonia. Fu il massimo [...] causate dallo scisma caraita, egli assunse la posizione dominante di sostenitore dell'ebraismotradizionale illuminato dalle nuove forme di cultura, e l'ebraismotradizionale dovette a lui la sua vittoria sul caraismo, ridotto alle proporzioni di ...
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(v. ebrei, XIII, p. 327; App. II, I, p. 811; ebraismo, IV, I, p. 616)
Cause diverse (quali per es. la diaspora del popolo ebraico) hanno praticamente congelato il processo evolutivo dell'esegesi giuridica [...] Israele permette oggi l'attuazione di norme tradizionali che le contingenze storiche avevano rese umdinàh betashlabt, in Shanà beshanàh, Gerusalemme 5733 (1973); Y. Leibowitz, Ebraismo, popolo ebraico e Stato d'Israele, Roma 1980; I. Landres, ha ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] egemone della Lega latina.
Di Roma nei tempi dell’età regia (date tradizionali: 754 o 753-509), come di tutta la fase che precede l suo punto estremo: a questo processo rimane estraneo l’ebraismo per il suo netto monoteismo e ancor più il ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] tradizione, la nostalgia per l’infanzia. Di stampo più tradizionale è l’opera delle narratrici Z. Nałkowska, M. J.M. Rymkiewicz, ma affrontando anche la questione dell’ebraismo polacco in termini esistenziali e ontologici, come nel romanzo di ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] monoteistiche rivelate, dopo l’ebraismo e il cristianesimo. Suo fondamento è il Corano, testo rivelato in arabo a Maometto, Maḥmūd a Lashkari Bazar e Masūd III a Ghazni sono del tradizionale tipo ipostilo, ma quella più grande del primo sito ha due ...
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mizrachista
‹mi∫ra-› s. m. e f. [der. dell’ebr. mizrāḥī «orientale»] (pl. m. -i). – Nome dato, nell’ambito del movimento sionista, a coloro che intendono effettuare il programma del movimento in modo conforme alla vita tradizionale e alle...