Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] pp. 7-40.
Bertinetto, Pier Marco (1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo, Firenze, AccademiadellaCrusca.
Ciszewska, Ewa (2004), Futur antérieur - temps du futur ou temps du passé?, «Neophilologica» 16, pp. 174 ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] , libro 9).
Bertinetto, Pier Marco (1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo, Firenze, AccademiadellaCrusca.
Bertinetto, Pier Marco (1991), Il verbo, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] 7, pp. 2-29.
Ferrari, Angela (2003), Le ragioni del testo. Aspetti morfosintattici e interpuntivi dell’italiano contemporaneo, Firenze, AccademiadellaCrusca.
Herczeg, Giulio (1967), Lo stile nominale in italiano, Firenze, Le Monnier.
Marotta, Linda ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] , Milano, Garzanti.
Sornicola, Rosanna (1982), L’italiano parlato: un’altra grammatica?, in La lingua italiana in movimento. Incontri del Centro di studi di grammatica italiana, AccademiadellaCrusca, Firenze, AccademiadellaCrusca, pp. 78-97. ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] 1, 1, pp. 5-31.
Bertinetto, Pier Marco (1981), Strutture prosodiche dell’italiano. Accento, quantità, sillaba, giuntura, fondamenti metrici, Firenze, AccademiadellaCrusca.
Farnetani, Edda & Kori, Shiro (1982), Lexical stress in spoken sentences ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] e paralinguistica, Napoli, Liguori.
Cresti, Emanuela (a cura di) (2000), Corpus di italiano parlato, Firenze, AccademiadellaCrusca, 2 voll.
Lausberg, Heinrich (2002), Elementi di retorica, Bologna, il Mulino (ed. orig. Elemente der literarischen ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] , a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Cresti, Emanuela (a cura di) (2000), Corpus di italiano parlato, Firenze, AccademiadellaCrusca, 2 voll.
De Amicis, Edmondo (1905), L’idioma gentile, Milano, Treves.
Il Novellino (2001), a cura di A. Conte ...
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I due punti introducono una pausa intermedia tra il punto e la virgola e vengono usati per ottenere diverse funzioni sintattiche e testuali, come quelle dichiarativa, presentativa e argomentativa, o per [...] Ferrari, Angela (2003), Le ragioni del testo. Aspetti morfosintattici e interpuntivi nell’italiano contemporaneo, Firenze, AccademiadellaCrusca.
Geymonat, Mario (2008), Grafia e interpunzione nell’antichità greca e latina, nella cultura bizantina e ...
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L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] (< [ˈbɛɫfɑːst]).
Bertinetto, Pier Marco (1981), Strutture prosodiche dell’italiano. Accento, quantità, sillaba, giuntura, fondamenti metrici, Firenze, AccademiadellaCrusca.
Canepari, Luciano (1979), Introduzione alla fonetica, Torino, Einaudi ...
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In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua [...] soprattutto, nel corso del Cinquecento, prima P. Bembo, poi P.F. Giambullari, infine L. Salviati e, dietro di lui, l’AccademiadellaCrusca. Questi autori fecero un po’ per volta uscire dall’uso il criterio etimologico a cui s’ispirava in buona parte ...
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crusca
s. f. [dal germ. *krūska]. – 1. a. Residuo della macinazione dei cereali (detto anche semola, sinon., questo, divenuto ormai prevalentemente region., e oggi usato con sign. specifico per indicare la farina di grano duro), costituito...
cruscata
s. f. [der. di Crusca (v. crusca)], ant. – 1. Discorso o scritto che tratta di cose di lingua in base ai principî che nel passato furono tipici degli accademici della Crusca. 2. Adunanza di accademici della Crusca.