Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] del Centro di studi di grammatica italiana (Firenze, 22-23 maggio 1987), Firenze, AccademiadellaCrusca.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento, in Storia della letteratura italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Migliorini, Bruno ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] (2008) = Stammerjohann, Harro, et al. (a cura di), Dizionario di italianismi in francese, inglese e tedesco, Firenze, AccademiadellaCrusca.
Dizionario teorico-militare (1847-1849) = Dizionario teorico-militare, contenente le definizioni e gli usi ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] Gli italiani scritti. Incontri del Centro di studi di grammatica italiana (Firenze, 22-23 maggio 1987), Firenze, AccademiadellaCrusca, pp. 111-152.
Frezza, Gino (1999), Fumetti, anime del visibile, Roma, Meltemi.
Morgana, Silvia (2003), La lingua ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] = Stammerjohann, Harro et al. (a cura di), Dizionario di italianismi in francese, inglese e tedesco, Firenze, AccademiadellaCrusca.
DISC (1997) = Sabatini, Francesco & Coletti, Vittorio (a cura di), Dizionario Italiano Sabatini Coletti, Firenze ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] di P. D’Achille, Firenze, Cesati, pp. 73-96.
Vanvolsem, Serge (1983), L’infinito sostantivato in italiano, Firenze, AccademiadellaCrusca.
Vineis, Edoardo (1993), Latino, in Le lingue indoeuropee, a cura di A. Giacalone Ramat & P. Ramat, Bologna ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] in francese, inglese e tedesco, a cura di H. Stammerjohann et al., Firenze, AccademiadellaCrusca, 2008.
Fergonzi, Flavio (1996), Lessicalità visiva dell’italiano. La critica d’arte contemporanea 1945-1960, Pisa, Scuola Normale Superiore, 2 voll ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] ’italiano antico (dalle origini alla fine del sec. XIV), Firenze, AccademiadellaCrusca.
De Mauro, Tullio (19863), Storia linguistica dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1963).
De Mauro, Tullio (20072), Formazione e caratteri del lessico ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] (1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo, Firenze, AccademiadellaCrusca.
D’Achille, Paolo (1990), Sintassi del parlato e tradizione scritta della lingua italiana. Analisi di testi dalle Origini al secolo XVIII ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] plurisecolare, che fa capo già ai ➔ glossari tardomedievali e soprattutto all’attività lessicografica dell’AccademiadellaCrusca (➔ accademie nella storia della lingua), che pubblicò tra il 1612 e il 1728-39 quattro edizioni del Vocabolario ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] Liguori.
De Blasi, Nicola (in corso di pubblicazione), Usi linguistici giovanili attraverso il blog, in Giovani e lingua, Firenze, AccademiadellaCrusca.
De Caprio, Chiara (2006), La città lebbrosa, la smorta terra e il mare. Dimensioni linguistiche ...
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crusca
s. f. [dal germ. *krūska]. – 1. a. Residuo della macinazione dei cereali (detto anche semola, sinon., questo, divenuto ormai prevalentemente region., e oggi usato con sign. specifico per indicare la farina di grano duro), costituito...
cruscata
s. f. [der. di Crusca (v. crusca)], ant. – 1. Discorso o scritto che tratta di cose di lingua in base ai principî che nel passato furono tipici degli accademici della Crusca. 2. Adunanza di accademici della Crusca.